25 Ottobre 2019, 05:50
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PALERMO – Tutti assolti perché il fatto non sussiste. Non regge davanti al giudice monocratico Sabrina Argiolas l’accusa di interruzione di pubblico servizio contestata ad un gruppo di lavoratori della Multiservizi, ex società della Regione siciliana.
La vicenda è del 2012, anno di tensioni e proteste per le sorti della partecipata regionale che sarebbe stata infine liquidata. Parte offesa del processo era Anna Rosa Corsello, nella qualità di dirigente regionale del dipartimento Lavoro. Fu lei a raccontare dell’irruzione dei lavoratori negli uffici di via Imperatore Federico, che avrebbe bloccato la routine lavorativa.
I legali degli imputati, gli avvocati Fabio Bognanni, Melchiorre Piscitello, Mauro Barraco, Carmelita Morreale, Alessandro Cacciatore, Nicolò Spedalieri ed Elisa Ilardo hanno sostenuto che non ci fu alcuna irruzione. Era stato convocato un incontro con i rappresentanti sindacali, incontro saltato senza alcun preavviso. Quando i lavoratori andarono in ufficio trovarono gli agenti di polizia schierati. Nell’iniziale denuncia si parlava addirittura di sequestro di persona.
Questi gli imputati assolti con la formula “perché il fatto non sussiste”: Antonietta Arceri, Giuseppe Bonfardino, Angelo Cacioppo, Antonio Cortona, Erminia Curreri, Marcello D’Amore, Giulio Di Benedetto, Francesco Paolo Di Gaetano, Giovanni Guastella, Roberto Gulotta, Marina Liga, Salvatore Richichi, Lidia Sperandeo, Ugo Trentacoste.
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25 Ottobre 2019, 05:50