“Non saluti i picciotti?| Niente concerto”

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25 Luglio 2012, 17:24

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Stavolta un suggerimento all’orecchio, estemporaneo, ha provocato l’immediato saluto al boss Ginu u’mitra nel corso di una festa di piazza: ringraziamenti con tanto “di un bacione grande”. L’anno scorso, invece, ad un altro cantante neomelodico fu chiesto, prima di salire sul palco, di salutare i parenti detenuti dei capimafia del mandamento Porta Nuova, lo stesso in cui ricade il territorio della Kalsa. Lui si oppose e il risultato fu l’annullamento del concerto con tanto di “invito” a sparire dalla Sicilia e di non tornare mai più. Protagonista della vicenda, il cantante napoletano Vittorio Ricciardi, nel 2008 il più richiesto nei programmi radiofonici di “Radio Mia”. Nessun saluto ai picciotti? Niente concerto, insomma.

Una messa al bando da parte di Cosa nostra, che sconvolse non solo i suoi fans, ma anche alcuni consiglieri dei comuni siciliani, uno dei quali propose alle diverse amministrazioni di invitare il cantante in ogni rispettiva piazza per dare un colpo alla mafia. Ma la replica dell’autore di “E guaglione palermitane” arrivò presto: “Io non ho mai detto no a Cosa nostra, anzi, non mi sono mai rifiutato di salutare chi soffre. Né tantomeno – precisò ai microfoni di LiveSicilia – ho mai dimenticato di dedicare una canzone a chi me l’ha richiesta. E’ possibile – aggiunse – che alcuni bigliettini coi nomi delle persone che devo salutare non mi siano arrivati durante il concerto, ma non nego il mio saluto a chi sta male, dai bambini dell’Unicef fino a chi viene definito mafioso”. Un mondo, quello che si legge tra le parole del cantante, che – come abbiamo già detto – appare capovolto.

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25 Luglio 2012, 17:24

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