Non si Cava (ni) | un ragno dal buco

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14 Dicembre 2009, 10:50

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Caro Edinson.

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Dopo averle provate tutte. Dopo avere escogitato macumbe e riti augurali. Dopo avere scarpinato lungo le trazzere di cento processioni. Dopo avere pregato per il miracolo: affinché i tuoi piedi perdutamente ritorti potessero infine raddrizzarsi e non bruciare ed estinguersi al fuoco della pasticcioneria, come gli zoccoli legnosi di Pinocchio. Ecco, dopo tutto questo altro e altro ancora, confessiamo di non poterne più. Amatissimo Pinocchietto Nostro, come si fa a mangiarsene tanti? Dovresti insegnare all’Università l’arte dello sbaglio sulla riga bianca.  A due passi da Dida sullo zero a zero. La panterazza rossonera accenna una copertura di prammatica, con l’occhio vitreo, rassegnato alla sconfitta. E tu che fai Edy? Tu slarghi la parabola oltre l’ultimo palo utile. Ti inventi una porta che non c’è e laggiù depositi il pallone. Nella rete che non c’è. Si stava sullo zero a zero. E se un ghiribizzo di Borriello avesse portato avanti i rossoneri un attimo dopo? Cosa avremmo ora tra i polpastrelli rosanero? Replay nel secondo tempo, a risultato quasi acquisito. Portiere ancora arreso. Pedata molliccia. Stavolta, palla sul primo palo.  Cioè fuori, cioè  sempiternamente nella porta che non c’è. Cosa possiamo inventarci Edy affinché i tuoi piedi non regolamentari – piedi da burattino – diventino un giorno i piedi un ragazzo come tanti?  Continueremo a pregare la Fata Turchina per la grazia. Tu, intanto statte accuorto. Delio Rossi somiglia a Geppetto. Però abbiamo proprio l’impressione che, all’occorrenza, sappia trasformarsi in Mangiafoco.

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14 Dicembre 2009, 10:50

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