30 Gennaio 2014, 11:56
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PALERMO – “Porto in Sicilia il vero programma di Matteo”. Antonio Ferrante, candidato renziano e outsider nella corsa alla segreteria regionale del Partito democratico ha presentato la mozione “#ricominciamo dalla Sicilia” (l’hashtag, in questo caso, è d’obbligo), con la quale ha lanciato – già lo scorso 7 gennaio – la sua candidatura raccogliendo “più di 600 adesioni online”.
Dieci obiettivi per rendere il Pd “un partito del quale sentirsi orgogliosi, e che sia fatto da persone non giovani d’età ma di testa”: più trasparenza, partecipazione, accoglienza, opportunità e anche circoli con tesserati veri, che organizzino davvero iniziative e che non siano – quindi – ‘fittizi’. “Il partito deve ripartire dai territori – dice Ferrante – , dal basso. Parlare più dei ‘veri’ temi della politica: diritti, risorse, infrastrutture. Sostituire le correnti con le competenze”.
Non ama definirsi un dissidente e non ha paura delle convenzioni che eleggeranno tra i cinque candidati alla segreteria regionale quelli che potranno passare alla fase delle primarie aperte. “Io sono un sostenitore coerente di Matteo Renzi – dice Ferrante – , e proprio per questo sono contrario a qualsiasi accordo che sia frutto di interessi correntizi partoriti in quei caminetti che per anni abbiamo combattuto”. Il candidato renziano ha anche presentato la sua ‘squadra’. Presenti con lui in conferenza stampa anche Vera Corso (presidente di ‘Adesso Siracusa’), Paoletta Susino, del Bigbang di Ragusa e Marcello Seminara del Bigbang di Caltagirone.
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30 Gennaio 2014, 11:56