“Non trovo un farmaco salvavita” | “Eccolo, lo abbiamo noi”

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24 Gennaio 2017, 18:20

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CALTANISSETTA (GELA)- Torna la speranza per il pensionato di Gela che oggi aveva lanciato l’allarme: “Ho bisogno di una medicina letteralmente introvabile, lo Zentel, la mia vita potrebbe essere in pericolo”. Nel pomeriggio il colpo di scena: alla redazione di livesicilia.it è arrivata la segnalazione della farmacia Binenti di Corleone: “Abbiamo il farmaco”. Sembra concludersi nel migliore dei modi, almeno per il momento, la vicenda che teneva con il fiato sospeso amici e parenti dell’ex dipendente Eni di Gela.

Da questo farmaco infatti dipende la vita dei malati di Echinococcosi Cistica, una malattia parassitaria che si trasmette dagli animali, come cani o bovini, all’uomo, di cui soffre proprio l’anziano gelese. La patologia rara, in Italia ne sono affette solo 4 mila persone, può condurre anche alla morte per shock anafilattico se non tenuta a bada dalla giusta medicina. Ed è proprio questa, Zentel, a scarseggiare: la casa farmaceutica GlaxoSmithKline S.p.a da agosto ha deciso di interromperne la produzione.

“Appena abbiamo letto la notizia e sapendo bene quanto sia difficile reperire il farmaco abbiamo deciso di farci avanti – racconta la dottoressa Rosa Binenti, titolare della farmacia di Corleone che metterà a disposizione due scatole di Zentel all’anziano di Gela – una volta che ci saremo messi in contatto con lui o con la sua famiglia faremo di tutto per fargli arrivare la piccola scorta”. Di più non può fare la dottoressa: “Ne abbiamo pochissimo anche noi, non posso fornirgli tutte le scatole, ho un altro cliente che ne ha estremo bisogno”.

La reazione del pensionato di Gela raggiunto dalla bella notizia è comunque travolgente: “Sono davvero contento, le speranze erano poche, ringrazio di cuore la dottoressa Binenti”. L’ottantenne, insieme alla moglie, non si daranno per vinti: da mesi cercano lo Zentel mettendosi in contatto con le farmacie di tutta Italia. “Ogni confezione contiene solo tre compresse – spiega il pensionato di Gela – da quando hanno interrotto la produzione e di conseguenza la distribuzione, io e mia moglie siamo riusciti a recuperare appena sedici scatole, quindi appena 48 compresse”. Le dosi ottimali per tenere sotto controllo l’Echinococcosi dovrebbe prevedere l’assunzione di una compressa al giorno, ma la scarsa quantità in circolazione costringe l’anziano a prendere le pastiglie solo quando ne ha a disposizione. “Speriamo che questa cura ad intermittenza possa tenerlo in salute – sottolinea la moglie del pensionato – questa buona notizia ci da tempo per cercare altre confezioni. Ormai questa è la nostra vita”.

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Ma le buone notizie potrebbe non finire qui: Gino Tomasini, responsabile dell’ufficio comunicazioni esterne della Glaxo di Verona se da un lato conferma l’attuale fermo della linea produttiva “come da comunicazione data a settembre all’Agenzia italiana del farmaco (Aifa)”, dall’altro aggiunge anche che a marzo prossimo lo Zentel potrebbe tornare in circolazione. Su quest’opzione però farmacisti e malati rimangono scettici e ansiosi: “Non ci sono altri trattamenti per la gestione della Echinococcosi Cistica – sottolinea l’anziano di Gela – ho parlato con molti farmacisti in questi mesi e sono tutti dello stesso parere, ovvero che per una casa farmaceutica non è conveniente investire risorse per produrre farmaci per pochi malati. Spero davvero che non sia così e che la Glaxo possa impegnarsi a salvaguardare la nostra salute”.

 

 

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24 Gennaio 2017, 18:20

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