27 Maggio 2020, 17:42
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PALERMO – La truffa ai danni di 19 malati di talassemia sarebbe stata consumata, ma senza alcuna responsabilità dell’avvocato palermitano Michele D’Anca, che è stato assolto.
La colpa è caduta sul suo ex collaboratore di studio Luigi Bertolini, condannato a tre anni per truffa ed esercizio abusivo della professione. Si sarebbe spacciato per legale quando non aveva ancora superato gli esami.
La sentenza è del Tribunale di Ragusa. Ragusani sono le parti civili che si erano rivolti allo studio legale per ottenere un risarcimento danni in quanto vittime di trasfusioni con sangue infetto. L’accusa era che D’Anca e Bertolini, dopo essersi fatti pagare, si sarebbero disinteressati delle cause.
Una ipotesi che non ha retto nel caso di D’Anca. Il suo difensore, l’avvocato Enrico Tignini, ha dimostrato che non solo il suo assistito aveva tenuto un comportamento professionale irreprensibile, ma in alcuni casi era riuscito a fare ottenere gli indennizzi.
Cinque anni fa all’avvocato D’Anca erano stati anche sequestrati 155 mila, subito restituita per intero dal Tribunale del Riesame.
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27 Maggio 2020, 17:42