29 Ottobre 2020, 14:26
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PALERMO – “Nessuno qui vuole riaprire subito, utilizzeremo la legge regionale, se sarà approvata dall’Assemblea siciliana, solo quando ci saranno le condizioni per poterlo fare: non siamo irresponsabili e non subiamo la pressione della piazza. Se le condizioni della Sicilia saranno diverse tra qualche mese da Lombardia e Veneto, non capisco perché non dovrei aprire in anticipo ristoranti e cinema rispetto alle regioni più in difficoltà”. Così il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, a ‘Un Giorno da Pecora’ su Rai Radio1.
Musumeci ha aggiunto: “Avere una legge che consente di rimodulare apertura e chiusura delle attività non significa applicarla a novembre o a dicembre”. “In questo momento non credo ci siano le condizioni per potere riaprire – ha evidenziato -. Ma se a febbraio ci fossero le condizioni non capisco per cui non dovremmo ridurre il calvario delle attività, sentito il Comitato tecnico scientifico. Sappiamo tutti che ci attendono mesi difficili”.
E ancora: “Vediamo il disegno di legge che fine farà, lo abbiamo trasmesso all’Assemblea siciliana tre ore fa, penso che la prossima settimana sarà all’ordine del giorno dell’Ars. Comunque su quale sarà l’andazzo dell’epidemia ma non mi faccio illusioni”.
Poi una risposta al ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, che ieri ha avvertito le Regioni e le Province autonome sulla impugnativa di provvedimenti che vanno in senso estensivo rispetto ai limiti imposti dal Dpcm: “Non ho parlato col ministro Boccia. Ha avuto l’imprudenza di dire che il governo impugnerà provvedimenti contrari al Dpcm prima di leggere il nostro disegno di legge, ha fatto processo alle intenzioni. Boccia è un ministro molto attento – ha aggiunto Musumeci – con lui ho un rapporto istituzionale e personale di grande rispetto. Appena leggerà il ddl, se diventerà legge, si renderà contro che non c’è alcun motivo di scontro”.
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29 Ottobre 2020, 14:26