09 Marzo 2016, 20:44
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PALERMO – Se gli avessero detto ad inizio stagione che sarebbe stato l’ottavo allenatore chiamato a guidare il Palermo di Maurizio Zamparini col compito di salvare una serie A divenuta sempre più complicata, probabilmente si sarebbe fatto una grossa risata. A Walter Novellino da Montanaro, provincia di Avellino, sarà apparso invece paradossale il momento in cui il suo vecchio presidente ai tempi del Venezia lo ha contattato per proporgli la panchina dei rosanero dopo la baraonda che ha colpito per l’ennesima volta il club rosanero, con il secondo addio nella stessa stagione da parte di Beppe Iachini stavolta come dimissionario.
Novellino, classe ’53, non si sarà scomposto più di tanto dall’alto della sua lunga esperienza da allenatore, partita ben 26 anni nelle giovanili del Perugia e proseguita fino alla scorso anno alla guida del Modena in serie B, e soprattutto quella già vissuta proprio con Zamparini in occasione del primo anno in serie A con i lagunari nella stagione 1998/1999, dopo una travolgente promozione dalla B, chiusa con un incredibile undicesimo posto grazie anche all’arrivo nel mercato invernale di un certo Alvaro Recoba.
Le promozioni appunto. Novellino, così come il suo predecessore sulla panchina del Palermo guarda caso, ne è quasi un cecchino infallibile. Quattro di fila (con Venezia appunto, Napoli, Piacenza e Sampdoria, ndr) tanto da guadagnarsi poi la conferma poi nella formazione blucerchiata con cui conquistò prima un ottavo e successivamente un quinto posto lottando nel 2004/2005 proprio con il Palermo di Francesco Guidolin per un piazzamento nella vecchia Coppa Uefa.
Le strade di Walter, soprannominato ‘Monzon’ ai tempi in cui fu calciatore (17 anni di carriera partendo da Legnano e passando fra le tante da Torino, Empoli, Perugia, Milan, Ascoli e Catania, ndr) per la somiglianza con il pugile argentino Carlos Monzon, e del Palermo si incrociarono poi raramente fino a due estati fa durante un terzo turno preliminare di Coppa Italia al ‘Barbera’. In quell’occasione Novellino alla guida del Modena con un 4-3-3 abbastanza spregiudicato rifilò ben tre reti ai rosanero freschi di ritorno in serie A con Iachini. Chissà che già in quell’occasione Zamparini non abbia fatto un pensierino a riportare sotto la sua ala l’allenatore che gli diede le migliori soddisfazioni nella laguna veneziana.
La storia però ha scritto un capitolo diverso e adesso Novellino, che in carriera ha fatto giocare spesso le sue squadre anche con il 4-4-2, adesso dovrà preparare in pochi giorni una gara proibitiva contro il Napoli con altrettanto poche sedute d’allenamento per conoscere i suoi nuovi calciatori. Le sfide non hanno però mai spaventato l’allenatore campano che già da giocatore si contraddistingueva per la sua tecnica e la capacità di dribbling tanto da essere impiegato come mezzala. Chissà che il nuovo mister rosanero non riesca a trovare il modo di utilizzare la stessa maestria anche in panchina per portare un po’ di luce nel periodo più buio della stagione rosanero.
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09 Marzo 2016, 20:44