21 Aprile 2012, 14:37
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La Regione siciliana si inventa una nuova fondazione. E’ quella sulla “Dieta Mediterranea”, recentemente promossa dall’Unesco a patrimonio immateriale dell’umanità. Ma per farlo, ha tolto 125 mila euro di finanziamenti destinati alle infrastrutture dell’agricoltura. Non solo. La Regione darà anche in concessione l’azienda agricola “Don Pietro”, nel Ragusano, in precedenza affidata in comodato d’uso al “Coreras”, il Consorzio regionale per la ricerca applicata e la sperimentazione, un ente di cui Palazzo D’Orleans vorrebbe disfarsi, per questo ha avviato una procedura di recesso ad oggi temporaneamente sospesa.
“Non mi stupisce che alcuni fondi dell’assessorato non vengano investiti direttamente sull’agricoltura – commenta Carmelo Gurrieri, presidente della Cia Sicilia, la Confederazione italiana degli agricoltori – quello che mi preoccupa è che questa Fondazione venga gestita come molte altre che si sono rivelate un’inutile spreco di denaro”. Una preoccupazione, in effetti, tutt’altro che infondata. “La Fondazione Dieta Mediterranea, almeno sulla carta, può dare una spinta non indifferente all’agricoltura della Sicilia e di tutti i territori che si affacciano sul mediterraneo, – conclude Gurrieri – è da vedere però se riuscirà a creare una vera e propria sinergia extraterritoriale che sia il motore di un nuovo sviluppo agricolo”.
Ad occuparsi della nuova struttura sarà lo stesso Dipartimento degli interventi infrastrutturali dell’Agricoltura che dovrà gestire la Fondazione per il primo periodo, come previsto tra l’altro dallo stesso assessore regionale delle risorse agricole e alimentari Elio D’Antrassi.
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21 Aprile 2012, 14:37