Nuova rete ospedaliera |D’Anna:”Penalizzato il Sant’Isidoro”

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14 Gennaio 2017, 10:55

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GIARRE. E’ il Sant’Isidoro di Giarre l’unico tra i nosocomi siciliani ad essere stato penalizzato dalla nuova rimodulazione della rete ospedaliera. Una scoperta che ha lasciato non poco amaro in bocca tra i rappresentanti istituzionali del territorio, in primis i dieci sindaci del distretto socio-sanitario 17, e tra i cittadini. Tutti i territori a rischio chiusura ospedale hanno mantenuto il proprio presidio. L’intera area ionico etnea resta invece sguarnita di una risposta all’emergenza.

Il sindaco di Giarre, comune capofila, non nasconde la propria delusione. “Sono indignato e amareggiato – spiega Angelo D’Anna – perché Giarre sarà di fatto l’unica realtà, non solo della provincia di Catania, che è quella che ci appartiene, ma addirittura di tutta la Sicilia, ad essere penalizzata concretamente, perdendo il proprio ospedale. Ovviamente questo non si può accettare, innanzitutto per un fatto di giustizia e di equità. Con gli altri sindaci studieremo le forme e le modalità per manifestare ancora una volta il nostro dissenso”. Non si escludono azioni eclatanti ma di certo i sindaci, già riunitisi per discutere il delicato tema, non chiederanno più audizioni o incontri ai rappresentanti istituzionali regionali poiché tutte le richieste formulate in passato sono cadute nel vuoto. 

D’Anna ha chiesto un intervento del sindaco della Città metropolitana. “Ho parlato con l’onorevole Enzo Bianco – prosegue il primo cittadino giarrese – al quale ho rappresentato questa anomalia. Gli ho chiesto di mettere al centro di tavoli istituzionali, che lui può favorire, il tema dell’ospedale di Giarre. Di pari passo continueremo l’azione legale. Con l’avvocato Giovanni Parisi abbiamo recentemente rivisto gli atti che erano stati in qualche modo accantonati dal Tar, che ha detto che la competenza è del giudice ordinario, e presto torneremo con quegli atti davanti al tribunale. A breve mi recherò anche dal Prefetto. Non lasceremo nulla di intentato.Sono disponibile – conclude – qualora potesse essere essenziale per dare una scossa, anche a rimettere il mio mandato”. 

Il sindaco non risparmia frecciate. “Io non sento le dichiarazioni di quelli che sono vicini all’attuale Governo regionale – dice ancora – che parlavano di trionfi, di ripristinare le condizioni, che parlavano di pronto soccorso. Questa gente che qualche mese fa andava in giro ad affermare queste cose non l’ho vista più. E credo che i cittadini debbano riflettere anche su questo”.

Intanto il presidente della Confconsumatori Sicilia, Carmelo Calì, ha indetto una conferenza stampa per lunedì prossimo per illustrare le azioni che l’associazione di categoria intende intraprendere per tutelare il diritto alla salute dei cittadini dell’area ionico etnea. “E’ finito il tempo delle rassicuranti e farisaiche promesse propinate ai cittadini del Distretto di Giarre su questo tema – scrive Calì in una nota – Adesso faranno da soli, senza padroni e senza padrini politici. E’ una battaglia da condurre innanzitutto sul piano istituzionale ed interverremo, da subito, nel procedimento di approvazione ancora in corso, affinché questa temporanea proposta venga rivista e Giarre torni ad avere il proprio Ospedale di base”. 

Il presidente di Confconsumatori preannuncia il primo intervento. “Si tratta di un piano ancora in fase di approvazione – spiega a LiveSiciliaCatania – In primis attiveremo un’interlocuzione con il Ministero della Salute, che dovrà dare il proprio parere. Lo inviteremo a dare un parere negativo al nuovo piano. Naturalmente – conclude Calì – ci attiveremo anche a livello regionale per chiedere quale sia la ratio di queste scelte”. Il resto sarà illustrato in conferenza stampa.

 

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14 Gennaio 2017, 10:55

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