31 Agosto 2013, 15:32
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PALERMO – Sono momenti di panico e paura quelli che gli “affezionati” di piazza Magione raccontano, descrivendo la serata del 29 agosto. Due notti fa, infatti, una nuova maxi rissa avrebbe preso vita nella zona a pochi metri dallo Spasimo, in un’area compresa tra quella occupata dai venditori ambulanti e l’ex convento delle suore. Una decina di minuti concitati, durante i quali circa quindici persone sarebbero arrivate alle mani, ma non solo.
“Abbiamo visto volare bottiglie di vetro – racconta Vanessa, una studentessa che anche ieri sera si trovava a piazza Magione – e abbiamo temuto di essere colpiti anche noi”. Secondo il racconto di chi ha assistito alla rissa, qualcuno avrebbe avuto in mano anche un coltello: “Ero qui con i miei amici – aggiunge Francesco P. – e a una ventina di metri di distanza dal punto in cui tre persone si stavano prendendo a pugni. All’improvviso, se non ho visto male, uno di loro ha infilato la mano nella tasca posteriore dei pantaloni ed ha impugnato una lama. Non credo abbia colpito qualcuno, perché un altro uomo è caduto a terra, ma non sanguinava. Poi si è rialzato e ha impugnato una bottiglia rotta”.
Insomma, pura violenza nel cuore del centro storico e a pochi passi dalle abitazioni delle vie Garibaldi, Carlo Rao e Filangeri e Carlo Gemelli. Al punto che anche i residenti sono stati svegliati dalle urla: “Già – racconta una donna che preferisce mantenere l’anonimato – io era a letto ed ho praticamente trascorso una notte insonne. Ho sentito gridare in stretto dialetto palermitano, con tono minaccioso e violentissimo. Siamo stanchi, è raro che una sera non succeda qualcosa. E di risse, ne abbiamo viste fin troppo. Polizia e carabinieri – aggiunge – sono intervenuti spesso, ma l’indomani si è nuovamente ripetuto il caos”.
E, stavolta, nessuno sembra avere invece lanciato l’allarme. Alle forze dell’ordine, infatti, non risulta essere arrivata alcuna chiamata, da quella zona, nella notte tra il 29 e il 30 agosto. “Contiamo nella collaborazione dei cittadini – dicono la questura – per evitare il ripetersi di episodi simili. Quelle come piazza Magione rappresentano aree in cui sono necessari interventi calibrati, per i quali è necessario chiedere aiuto tempestivamente. Si tratta comunque di una zona altamente monitorata, proprio in seguito al verificarsi di casi del genere e alla massiccia presenza di persone”.
Quella del 29, infatti, sarebbe soltanto l’ennesima serata di violenza nella piazza. Un’aggressione con il coltello si è verificata lunedì 27 maggio, quando alcune persone hanno addirittura ritenuto morto un uomo al quale era stata sferrata una coltellata: era ferito ed è stato trasportato in ospedale. Poco dopo, il 23 giugno, altra violenza. Un uomo è stato picchiato, raggiunto da alcuni colpi di bottiglia e preso a calci. Gli aggressori, poi, si sarebbero accaniti anche contro due donne che erano giunte in suo soccorso. Protagonisti, una decina di sudamericani.
Tra loro sono rimasti feriti un uomo e due donne. La penultima rissa risale soltanto al 21 luglio scorso: tra un drink e l’altro i clienti di un pub hanno sentito improvvisamente urlare a squarciagola. Un ragazzo veniva minacciato con un pezzo di vetro di una bottiglia rotta. Poi il fuggi fuggi e, anche in questo caso l’arrivo della polizia. “Sembrava una guerra – conclude il titolare di una panineria – anche noi commercianti non ne possiamo più, qui basta un bicchiere di troppo per rischiare la vita”.
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31 Agosto 2013, 15:32