Nuova Sport Car, i dipendenti: | "Sconfortati, ma non ci fermiamo" - Live Sicilia

Nuova Sport Car, i dipendenti: | “Sconfortati, ma non ci fermiamo”

La concessionaria Nuova Sport Car

"Siamo noi a metterci la faccia - dice Francesco Venditti, responsabile del settore Vendite della concessionaria coinvolta nell'inchiesta sulla gestione dei beni sequestrati alla mafia -. Siamo noi a pagare le conseguenze di quest'angoscia perenne. Dietro alla bufera e ai titoli dei giornali ci siamo noi, persone che si impegnano per ricostruire ciò che viene distrutto".

Palermo - l'inchiesta
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PALERMO – “Per noi è un altro choc, dovremo ricominciare da zero, ancora una volta”. Lo sconforto è tangibile nelle parole dei dipendenti della Nuova Sport Car, la concessionaria d’auto con sede ad Isola delle Femmine travolta dall’inchiesta della Procura di Caltanissetta sulla gestione dei beni sequestrati alla mafia. “Anni di calvario – dice chi lavora nel punto di vendita – in cui era stato già difficile superare la “fase Rappa”, dopo la quale eravamo faticosamente riusciti a ricucire la nostra rete di contatti e a recuperare i clienti che si erano allontanati”.

I dipendenti hanno paura per il loro futuro, le domande si susseguono, sperano che l’azienda trovi finalmente stabilità. Al momento, a farla da padrone è soltanto l’incertezza. Walter Virga, l’ultimo amministratore giudiziario, è finito sotto accusa insieme allo staff con il quale gestiva l’impero economico degli imprenditori Rappa, eredi di Vincenzo, condannato in via definitiva per mafia. Una lunga lista di beni, società e imprese dal valore di ottocento milioni di euro, compresa la concessionaria di auto di lusso in cui si trovano, tra le sedi di Palermo e Catania, novanta dipendenti. Quarantacinque quelli della rivendita ad Isola delle Femmine, che adesso chiedono di non essere dimenticati, di far sentire la propria voce perché “anima dell’azienda”.

“Siamo noi a metterci la faccia – dice Francesco Venditti, responsabile del settore vendite – siamo noi a pagare le conseguenze di quest’angoscia perenne, delle continue telefonate di chi è preoccupato per noi, di un incubo che avevamo già vissuto. Per questo non vogliamo essere messi da parte. Desideriamo ribadire che dietro alla bufera e ai titoli dei giornali ci siamo noi, persone e famiglie che ogni giorno si alzano per lavorare onestamente. Siamo persone che con la propria competenza e la passione per questo lavoro affrontano questi giorni durissimi col sorriso sulle labbra, perché istruite per rappresentare nel modo migliore un marchio in cui i clienti devono continuare ad avere fiducia”.

Da lunedì ad oggi il numero degli ingressi in concessionaria è notevolmente diminuito: “Quello che è successo – precisa Venditti – si ripercuote negativamente sugli accessi al punto vendita, che da venti al giorno si sono praticamente azzerati. Un risultato molto grave per chi come noi vive di obiettivi mensili, specie in un settore in crisi come quello automobilistico. Comunque non ci scoraggiamo, siamo ogni giorno qui, cerchiamo di stimolarci l’un l’altro e siamo pronti ad offrire tutta la nostra professionalità a chi è consapevole di potere contare su persone competenti. La stessa competenza che speriamo di trovare nel prossimo amministratore”.


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