Nuove leve e vecchi boss: la mappa della mafia a Catania I NOMI

Nuove leve e vecchi boss: mappa della mafia a Catania NOMI

La geografia criminale alle falde dell'Etna.
DAL MENSILE S
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CATANIA. Ventenni che diventano i ‘capi’ delle milizie dei clan. E organizzano omicidi. Nel 2021 a Catania si torna a parlare di lupara bianca. Il racconto della geografia mafiosa alle falde dell’Etna (a cui il mensile S dedica un ampio speciale nel numero in edicola) non può che partire dall’assassinio di Enzo Timonieri, uno dei ‘carusi’ di San Cristoforo che faceva soldi con la droga. Il suo cadavere – o quel che restava – è stato trovato in piena estate in una fossa scavata nelle dune di Vaccarizzo, borgo marinaro ai confini della provincia catanese con quella siracusana.

Sono stati i due assassini a portare i carabinieri in quel luogo. Michael e Antonino Sanfilippo, ex Cursoti Milanesi del gruppo di Carmelo ‘pasta ca sassa’ Distefano e nuove leve del gruppo dei Nizza. Che resiste all’interno di Cosa nostra nonostante un pentito del calibro di Fabrizio Nizza, uomo d’onore catanese.

Un attimo di ‘crollo’ il ‘clan mafioso’ lo ha avuto. Soprattutto quando uno alla volta i fratelli, dediti al narcotraffico, sono finiti in galera: Daniele (uomo d’onore), Giovanni, Fabrizio, Salvatore e Andrea. Qualche anno fa la cattura di quest’ultimo rampollo da parte dei carabinieri sembrava aver messo la pietra tombale in quell’impero criminale. Ma i blitz possono colpire i soldati, far chiudere le piazze di spaccio.

Ma l’eredità mafiosa pare sempre avere una nuova mano a cui assegnarla. Ed è un pentito, ancora una volta, a svelare – anzi a confermare – quale sia stata la linea di successione. Silvio Corra appena esce dal carcere va da Francesco ‘colluccio’ Santapaola – fino al 2016 reggente a piede libero della cupola catanese – che gli affida ‘il gruppo dei Nizza’. Ma nel 2020 il cognato di Angelo Santapaola – assassinato nel 2007 dai vertici della sua stessa famiglia mafiosa – decide di andare a bussare alla porta della Procura. 

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