Nuovo piano del traffico| Il parere degli automobilisti

07 Maggio 2013, 16:08

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PALERMO – Stupore, confusione e disorientamento: sono questi i primi sentimenti provati dagli automobilisti che, questa mattina, hanno percorso Piazza Indipendenza e si sono trovati immersi in una sorta di rotatoria per rendere più scorrevole la viabilità della zona. Dalle prime ore del mattino, infatti, è stato attuato un radicale cambio del traffico che ha mandato in escandescenza più di un conducente. “Non ne sapevo nulla, l’ho appreso adesso dai vigili e ancora devo ben capire come funziona – è il commento più ricorrente espresso dai cittadini”. Presenti sul posto, infatti, gli agenti della Polizia municipale per la regolamentazione del traffico nelle prime ore di attuazione del provvedimento.

Cambiamento nei sensi di marcia, scomparsa dei semafori all’incrocio con piazza della Pinta e corso Re Ruggero che funzioneranno solo a luce lampeggiante e inversione del senso unico nel tratto di strada antistante Palazzo d’Orleans. Sono queste le novità del nuovo provvedimento, introdotto con una ordinanza del Settore mobilità. “In questa città non funziona niente, l’amministrazione dovrebbe pensare ai veri problemi di Palermo e non ‘divertirsi’ ad attuare provvedimenti che cambiano, spesso, mandando in confusione la gente che si alza per andare a lavorare”.

E ancora: “La situazione va sempre a peggiorare, in realtà hanno attuato questa inversione per far allungare il tratto di strada ai cittadini e far sprecare in tal modo più benzina come se costasse poco” – ironizza un automobilista nei pressi di Palazzo d’Orleans.

Ma a far saltare i nervi ai palermitani sono soprattutto, i disagi vissuti dai pedoni che, non potendo più usufruire del servizio di un semaforo fisso all’incrocio potrebbero avere notevoli difficoltà nell’attraversamento della carreggiata: “Non si possono togliere i semafori in un tratto di strada in cui si assiste, ogni giorno, a un vero e proprio intasamento, con seri rischi di incidenti. Si aspetta il morto prima di intervenire in merito?”.