15 Dicembre 2012, 13:56
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MODICA (RG)- Per Saveria Grosso, moglie dell’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo, è arrivato il secondo rinvio a giudizio per la costruzione della villa a Ispica, a 70 metri dal mare.
Il Gup del Tribunale di Modica, Maria Rabini, ha accolto la richiesta del pm Alessia La Placa, che aveva chiesto il giudizio con l’accusa di abuso d’ufficio in concorso con Vera Greco, sovrintendente ai Beni culturali di Ragusa, Calogero Rizzuto, funzionario dello stesso organismo e Giuseppe Caschetto, dipendente del comune di Ispica.
Questo processo mira ad accertare presunte irregolarità dell’iter amministrativo ed è nato con lo stralcio, disposto dal procuratore Capo di Modica Francesco Puleio, per evitare la prescrizione del troncone principale del processo: quello che riguarda la presunta violazione delle leggi urbanistiche.
Al centro delle inchiesta c’è il terreno che Raffaele Lombardo ha donato alla moglie. Su quel terreno, Lombardo aveva realizzato un basamento di cemento che doveva essere demolito nel 2004, quando già era stato sequestrato la prima volta dalla magistratura. Sul basamento -secondo le ipotesi dell’accusa- sarebbe stata realizzata “ex novo”, e le foto sembrano testimoniarlo, la villetta di 70metri quadrati.
I legali di Saveria Grosso sostengono che prima del basamento sarebbe esistito un rudere da ristrutturare. Tanto che i muri perimetrali sarebbero stati “in stato di conservazione tale da consentire un recupero fedele”.
Osservando le foto del sopralluogo effettuato prima del sequestro, i mattoni sembrano nuovi di zecca, la pietra bianca sembra appena tagliata. Le foto panoramiche già pubblicate da Sudpress testimonierebbero l’assenza di ruderi prima della costruzione della villetta. Sarà la magistratura a stabilire se si tratta di una nuova costruzione o di un rudere in costruzione.
La difesa della signora Lombardo ha lamentato anche che l’intera indagine non si fondava su una notizia criminis ma su una denuncia anonima. Ed è così che è iniziato il calvario della moglie del presidente della Regione, con la lettera di un forestale inviata a giornali e giornalisti. Per questo, la villa che ha ricevuto dal marito assomiglia sempre più ad una patata bollente.
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