Nuovo sbarco a Catania |400 migranti al porto

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27 Novembre 2017, 15:49

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CATANIA-Questa mattina di buon’ora, è approdata a Catania la nave “Aquarius” di “SOS Mediterranee” con a bordo 421 migranti, quasi tutti eritrei e somali, tra cui circa il 50% sono donne e bambini anche in tenera età, il più piccolo ha solo 5 giorni!

Tra le donne a bordo ve ne era pure una in avanzato stato di gravidanza che è stata immediatamente trasferita presso un nosocomio catanese.

Addirittura ieri, durante la navigazione verso Catania, si è reso necessario il trasporto urgente di un bambino eritreo di 3 anni afflitto da violente crisi epilettiche che rischiava conseguenze letali. Per il trasferimento del bimbo è intervenuto un gommone SAR della Guardia Costiera che ha prelevato il piccolo mentre la “Aquarius” era in navigazione e lo ha trasportato al porto di Siracusa da dove è poi stato trasferito all’ospedale di Messina.

Le persone soccorse negli ultimi giorni dalla nave di “SOS Mediteranee” sono solo una parte delle migliaia che la scorsa settimana sono state salvate dal mare nel tentativo di raggiungere l’Europa.

Addirittura l’equipaggio ed il SAR Team di nave “Aquarius” sono stati costretti a rivestire il ruolo di testimoni impotenti di innumerevoli richieste di aiuto da parte di migranti imbarcati su gommoni e su imbarcazioni in stato precario.

“Questo drammatico avvenimento – ha dichiarato Sophie Beau, cofondatrice e vice presidente di Sos Mediterranee International – è stato estremamente duro per i nostri team, costretti ad osservare impotenti operazioni che conducono a rimandare in Libia persone che fuggono quello che i sopravvissuti descrivono come un vero inferno e che noi non abbiamo mai cessato di denunciare dall’inizio della nostra missione nel Mediterraneo”; la Beau ha poi continuato: “Sos Mediterranee, organizzazione europea di salvataggio in mare della società civile, non può accettare di vedere essere umani morire in mare né di vederli ripartire verso la Libia quando la loro imbarcazione è intercettata dalla guardia costiera libica”.

Per altro, proprio mentre l’equipaggio di “Aquarius” stava in stand-by, le condizioni del mare sono fortemente peggiorate mettendo a rischio la vita stessa dei malcapitati a bordo di gommoni in precario stato e già parzialmente pieni di acqua sia per l’eccessivo perso delle persone imbarcate che per le precarie condizioni dei materiali con i quali vengono realizzati.

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A riprova di ciò basti ricordare la notizia del naufragio di sabato scorso, 25 novembre, in cui sono morte almeno 25 persone.

Altro particolare agghiacciante, riportato dai membri dello staff sanitario a bordo di “Aquarius” e documentato dalle immagini dal fotografo Fabian Mondl, è quello che descrive il drammatico stato di salute della maggior parte dei profughi.

I medici di “Medici senza Frontiere” hanno definito inumane le condizioni di vita dei migranti trattenuti presso i campi libici; a riprova di ciò vi sono molti dei profughi sbarcati oggi a Catania che, oltre a presentare diverse lacerazioni e ulcerazioni cutanee dovute a infezioni mai curate, presentano pure i segni delle torture subite nei campi in territorio libico.

Torture alle quali non sono sfuggite le donne, molte delle quali hanno pure raccontato, e ne riportano inequivocabili i segni, di essere state sottoposte a violenze sessuali ripetute e praticate con inaudita cattiveria.

Le forze dell’ordine presenti in banchina a Catania per gestire le attività di sbarco dei migranti giunti questa mattina hanno impedito ai cronisti e fotografi di avvicinarsi.

 

 

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27 Novembre 2017, 15:49

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