20 Giugno 2017, 08:30
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PALERMO – Tutto in un incontro: l’ultimo. O la va o la spacca. Il passaggio di consegne ai vertici del Palermo si decide in un faccia a faccia. Il fatto che si vada avanti ancora qualche ora palesa l’interesse delle parti a chiudere l’affare, ma a patti e condizioni che devono convincere tutti. Alle 11 è iniziato l’incontro tra Maurizio Zamparini e Paul Baccaglini: al termine, comunicato stampa per rivelare quanto sarà emerso dall’appuntamento tra proprietario e presidente.
Mai così distanti, tanto da portare a pensare che tanti mesi di lavoro sotto stretto riserbo, verifiche bancarie, preaccordi e offerte per la cessione di un club di calcio alla fine possano naufragare nel giro di poche ore. La sensazione è quella che il futuro del Palermo dunque non sia destinato a vedere al comando una nuova figura pronta ad investire nel club di viale del Fante con rinnovato spirito, e sopratutto fondi, come Paul Baccaglini ma che, al contrario, si continuerà come fatto da quindici anni a questa parte ancora sotto la guida di Maurizio Zamparini. L’ultimatum del proprietario della società, che richiamava Baccaglini ad una risposta concreta nella giornata di ieri, non ha ricevuta alcuna risposta dunque l’ex patron ha deciso di uscire ulteriormente allo scoperto annunciando un altro comunicato (atteso in giornata, ndr) che chiarirà si spera una volta per tutte cosa realmente sta accadendo fra i due protagonisti di questo rompicapo chiamato closing.
Una giornata densa di contatti quella di ieri in cui però l’unico a parlare è stato ancora una volta solo Zamparini, che ha ammesso di aver intrattenuto costanti comunicazioni con i suoi legali e quelli del trader italo-americano per trovare una soluzione in extremis ad una situazione che ha ormai portato città e tifoseria a perdere la pazienza. La conferma che il rapporto fra Zamparini e Baccaglini non fosse più così idilliaco come le scorse settimane è poi il silenzio proprio di Baccaglini che, facendo spola fra Padova e Londra, avrebbe invece atteso tutto il giorno che la controparte accettasse la sua offerta senza ricevere in cambio una risposta. Punti di vista ovviamente differenti della stessa vicenda che non hanno portato però ad alcun risultato concreto che non fosse quello di riavvicinare Zamparini all’idea di riprendere in mano le operazioni pianificando la prossima stagione in B e delle scadenze, ds ed allenatore in primis, che non possono più attendere.
Le notizie giunte nella serata da Pordenone, con il presidente del club friulano Lovisa che in tv ha confermato l’addio al tecnico Bruno Tedino proprio in virtù di un passaggio al Palermo, hanno poi aggiunto un ulteriore tassello nel complicato mosaico che vedrebbe Zamparini riprendere il ruolo ceduto tre mesi fa a Baccaglini scegliendo in prima persona gli elementi che andranno a far parte dell’organigramma del prossimo anno. Tedino in tal senso, allenatore capace di portare il Pordenone alla semifinale play off poi persa ai rigori contro il Parma, rappresenta un pallino del 76enne imprenditore che, dopo aver rinunciato all’idea di portare Baroni dal Benevento, ha immediatamente pensato al tecnico di Treviso che, al di là delle evoluzioni del closing oggi, è atteso negli uffici della società rosanero per discutere i dettagli del suo sbarco in Sicilia.
L’arrivo di Tedino a Palermo chiuderebbe pertanto il cerchio in favore dell’ex presidente rosanero, dato che la prima scelta di Baccaglini in termini di guida tecnica era quella di Massimo Oddo con Marcello Carli come ds, che in questi mesi di trattative con l’ex Iena potrebbe aver ritrovato la voglia di fare il presidente e costruire una squadra competitiva per conquistare per la terza volta nella sua gestione la promozione in serie A. Un’ipotesi figlia dell’ultimatum dello stesso Zamparini che verrà o meno corroborata dal comunicato ufficiale di oggi. A montare nella tifoseria rosanero nel frattempo è la frustrazione con il gruppo Curva Nord 12 che ha appeso uno striscione nei cancelli del ‘Barbera’ con su scritto “La nostra passione merita rispetto“. Palermo chiede chiarezza, oggi potrebbe essere davvero il giorno giusto per averla.
Intanto il Palermo fa chiarezza sull’indagine che coinvolge in prima persona Maurizio Zamparini in merito alla dichiarazione dell’Iva, precisando di aver ottenuto una rateizzazione per versare il dovuto. Questa la nota del club di viale del Fante: “In riferimento a quanto sistematicamente riferito dagli Operatori dell’Informazione sul Palermo Calcio nella figura di Maurizio Zamparini, indagato, la Società intende fare chiarezza sulle motivazioni. Alla chiusura annuale della dichiarazione dell’IVA 2014, la Società, essendo in difficoltà di liquido, ha chiesto ed ottenuto di rateizzare l’importo di IVA non pagato per euro 1.884.578 e l’Agenzia delle Entrate ha concesso la rateizzazione con 20 rate da euro 104.320,42 cadauna, per un importo complessivo con interessi e sanzione di euro 2.086.408,56. Ad oggi sono state pagate 9 rate per un importo di euro 938.883,94. Quanto sopra per chiarezza sull’accaduto. Si precisa, inoltre, che l’indagine della Procura di Palermo è un atto dovuto”.
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20 Giugno 2017, 08:30