19 Marzo 2020, 09:24
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PALERMO – Vent’anni di carcere per il duplice omicidio di Antonino e Giacomo Lupo, 53 e 19 anni, padre e figlio, avvenuto allo Zen.
Il giudice per l’udienza preliminare Marco Gaeta ha condannato a vent’anni di carcere Giovanni Colombo. All’imputato, 26 anni, reo confesso, difeso dall’avvocato Corrado Sinatra, il giudice, oltre allo sconto di un terzo della pena previsto per chi sceglie il rito abbreviato, ha ritenuto di non contestare le aggravanti della premeditazione e della brutalità. L’accusa aveva chiesto l’ergastolo.
L’omicidio avvenne il 14 marzo 2019. L’inchiesta della squadra mobile, coordinata dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni e dal sostituto Ilaria De Somma, era già arrivata all’identificazione di Colombo che anticipò gli inquirenti e si costituì.
Confessò di avere sparato per una “taliata laria”, uno sguardo brutto che Colombo aveva rivolto alla compagna di Francesco Lupo, figlio e fratello di Antonino e Giacomo Lupo. Da qui la spedizione punitiva per vendicarsi. Decise di persone si sarebbero presentate sotto casa di Colombo e che a quel punto si armò. “Ho sbagliato – disse Colombo dopo l’arresto – ma o morivano loro o morivo io”.
Gli investigatori hanno battuto, senza successo, la pista della droga, ipotizzando che dietro il duplice omicidio ci fosse un regolamento di conti per la gestione dello spaccio nel quartiere. Antonino Lupo, infatti, gestiva una delle piazze.m di spaccio allo Zen2.
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19 Marzo 2020, 09:24