14 Aprile 2020, 15:22
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TROINA (ENNA), 14 APR – In questa “tragedia qualcuno ha trovato un modo per scrivere riuscendo forse anche a screditare ed a inculcare una verità diversa di quella che noi conosciamo e cioè che alle nostre ragazze non stanno mancando le cure e le attenzioni particolari che il caso merita, e questo ci dice che le condizioni sono discrete, e che a noi genitori, nonché operatori, tutto ci è chiaro, poiché da parte del personale coinvolto c’è trasparenza…”. Così le mamme di due ragazze, tra i 102 ospiti con disabilitò mentali gravi dell’Oasi di Troina, risultate positive al Covid-19 in una lettera pubblica. Nella struttura del paese dell’Ennese, che è una delle ‘zone rosse’ in Sicilia, ci sono anche 60 operatori contagiati. Le due mamme sono anche paramedici che “in questi giorni” hanno “lavorato in trincea ed in silenzio, ma davanti a quanto abbiamo potuto leggere sui social e su alcune testate giornalistiche, sentiamo la necessità e il dovere di scrivere ciò che per noi invece corrisponde a verità”. “Volevamo ringraziare tutti dentro la struttura – aggiungono – nessuno escluso ricordando che quando il virus ha attaccato, nessuno aveva lo scudo magico, come negli altri posti…. Ma abbiamo quanto meno la delicatezza e la sincerità di dire che all’Oasi tutto si sta tentando, e le nostre ragazze sono al sicuro, nonostante la ‘tempesta’ la nave dell’Oasi non è affondata grazie a Dio perché l’equipaggio è ben dotato, armato di amore, professionalità, competenze, e umiltà, rispetto verso la sofferenza e la fragilità, e la nave grazie a questo non è affondata e non affonderà mai…. a noi non resta che remare insieme all’Oasi, perché la tempesta dovrà passare e la nave alla meta prevista arriverà, col suo equipaggio e con tutti a bordo sani e salvi…. Remiamo insieme e per la nostra nave che è l’Oasi, anche se qualcuno ci vuole nascondere l’àncora…. Un messaggio inoltre – concludono le due mamme – che lanciamo ai grandi leoni da tastiera e dei social è quello di pensare prima di scrivere avendo rispetto delle famiglie e degli operatori coinvolti… Non sapete il danno che create…”.
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14 Aprile 2020, 15:22