09 Agosto 2018, 11:46
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PALERMO – E’ caos contro l’assegnazione delle case che a Palermo saranno assegnate ai rom del campo della Favorita. Dopo la protesta dei residenti in via Felice Emma, dove si trovano alcune ville confiscate alla mafia, è la volta dei senzacasa: sono sei le famiglie palermitane, quasi tutte con bambini al seguito, che in queste ore hanno occupato due abitazioni dopo gli interventi nell’area in cui si trovavano le baracche.
L’abbattimento, infatti, è già partito e le prime quattro famiglie del campo nomadi saranno subito trasferite. La decisione era stata prese nel corso dell’incontro tecnico che si è tenuto la settimana scorsa, coordinato dal sindaco Leoluca Orlando e dall’assessore comunale alla Cittadinanza solidale, Giuseppe Mattina, per l’attuazione dell’ordinanza sindacale inerente alla dismissione del campo rom e alla garanzia di condizioni di sicurezza per le persone che lo abitano. Nelle scorse ore la polizia municipale ha anche effettuato alcuni sopralluoghi nelle case che dovrebbero ospitare le famiglie. Ma i residenti si oppongono con tutte le loro forze, i senzacasa si uniscono alla loro protesta e occupano le ville.
Chi abita nella zona ha chiesto un incontro con l’assessore Mattina, mentre anche sui social network il coro di proteste si fa più forte: “Non vi vogliamo”, scrivono i residenti. “Non siamo razzisti – proseguono – ma è giusto dare un tetto prima alle famiglie palermitane coi bambini. Oggi noi siamo con loro. Questa strada è privata da sempre, abbandonata dalle istituzioni, ma da qualche ora ci sono Amg e Rap al lavoro. E’ assurdo”. Anche Forza Nuova sta sostenendo i residenti di via Felice Emma.
Alta tensione nel pomeriggio: l’assessore comunale Giuseppe Mattina si è recato in via Felice Emma, tra le urla e le proteste dei residenti e dei senzacasa. Un lungo striscione è stato appeso su un cancello: “Le case agli italiani”. “Noi palermitani non possiamo rimanere per strada mentre voi date le case ai rom”, ha urlato una donna.
Al fianco dei residenti, il gruppo politico Diventerà Bellissima: “Ecco ciò che sta accadendo – dicono De Filippis e Corallo, esponenti provinciali del movimento – dopo che il Comune di Palermo ha deciso di destinare un bene confiscato alla mafia ad alloggio per decine di famiglie rom. I residenti sono in rivolta. Avevamo previsto tutto ciò. Ci chiediamo come è stato possibile con questa celerità. Ci chiediamo se il dipartimento comunale dei servizi sociali ha interloquito prima con i residenti del posto. Da anni ci sono palermitani iscritti nella graduatoria in attesa di un tetto, ci sono concittadini costretti a dormire nelle macchine o in camper, e nel giro di 15 giorni gli abusivi, che da circa 20 anni occupano il parco della favorita, stanno per ottenere una casa. Come già fatto ieri, saremo presenti questo pomeriggio con un sit in a sostegno delle ragioni della protesta e chiederemo un confronto all’amministrazione comunale per l’individuazione di soluzioni alternative e più consone, oltre che un confronto preventivo con residenti e commercianti dei luoghi interessati, cosa che non è avvenuta. Secondo quanto comunicato dal comitato dei residenti, questo pomeriggio alle ore 16 è attesa la presenza dell’assessore comunale Giuseppe Mattina in via Felice Emma (zona Via Altofonte parte alta) per un confronto con i residenti. Confronto al quale noi parteciperemo”.
Sul caso è intervenuto anche il coordinamento di Sinistra Comune che in una nota commenta così: “Chi alimenta la guerra tra poveri, come stanno facendo gli esponenti di Diventerà Bellissima, è un irresponsabile. L’Amministrazione comunale, così come sta facendo, deve farsi carico di tutte le esigenze sociali: è inaccettabile mettere in contrapposizione palermitani poveri contro palermitani ancora più poveri. La dismissione del campo Rom non toglierà diritti né risorse destinate alle esigenze sociali complessive della città. Evidentemente alcuni non sanno che diversi abitanti del campo Rom sono nati a Palermo, alcuni vivono in città da trent’anni e tanti sono cittadini italiani. Non sono accettabili discriminazioni etniche né stereotipi xenofobi; è ampiamente dimostrato infatti che la comunità rom palermitana è ormai parte integrante della città, visto che dal 1990 centinaia di persone vivono in viale del Fante, non in una zona emarginata di Palermo”.
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09 Agosto 2018, 11:46