06 Marzo 2022, 16:44
1 min di lettura
CATANIA – “I lavoratori della Formazione professionale, senza voler entrare in diatribe che non ci interessano, avvertono l’esigenza di esprimere una visione più completa e veritiera dell’attuale situazione”, questa volta è Cristina Pidatella, RSA Cobas Lavoratori Formazione Professionale, a firmare una nota sullo stato dell’Opera Diocesana Assistenza di Catania. E anche in risposta alle ultime dichiarazioni di Corrado Tabbita Siena dell’Usb. “Ma prima di ciò una premessa è d’obbligo. E’ lapalissiano che tutti i lavoratori siano in difficoltà, come è altrettanto ovvio che questo momento sarà superato a breve, che negli ultimi cinque anni il personale sia stato pagato regolarmente, che non vi siano stati scioperi o denunce per “un’amministrazione torbida”. Apprendiamo da una superficiale lettura che il nostro “datore di lavoro” non è più Marsella come è stato in passato sostenuto dal sig.Tabbita Siena, ma l’Arcivescovo di Catania, certo per gli scriventi non è uno scoop, quindi con piacere prendiamo “contezza” che la Fondazione fa parte della chiesa catanese, che non è “un’Azienda che per il bene dei lavoratori deve fallire”. Il commissariamento ha portato ad una rinascita della Fondazione, e non solo economica, le ha ridato prestigio e dignità, l’ha resa competitiva e ci ha reso, nuovamente orgogliosi di farne parte e di dare il nostro contributo a questa rinascita. Se qualcuno deve rappresentare i lavoratori a Sua Eccellenza Mons. Renna, non ce ne voglia il sig. Tabbita Siena, ma noi scegliamo che sia il Commissario straordinario avv. Landi a farlo – conclude Pidatella – avendo tutti i valori e le caratteristiche morali dell’Ente che abilmente amministra”.
Pubblicato il
06 Marzo 2022, 16:44