07 Luglio 2009, 13:48
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“Credo che oggi sia il giorno delle deleghe. Da qui a qualche ora scioglieremo il rebus dell’assegnazione dei compiti agli assessori della nuova giunta…forse”. Lo ha detto questa mattina il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, a margine della presentazione del quinto “Forum della pesca per il Mediterraneo”, che si sta svolgendo oggi a Palermo.
“Sia ieri pomeriggio che oggi ci sono state delle relazioni fittissime con gli alleati. Cerchiamo di essere ragionevoli. Non c’è dubbio che bisogna fare quadrare il cerchio e assecondare le aspirazioni e le prospettive di ciascuno o scontentare il meno possibile” ha aggiunto il capo dell’esecutivo, riferendosi all’incontro conclusosi in queste ore a Palazzo d’Orleans, con il sottosegretario, Gianfranco Miccichè, ed al colloquio, con Pippo Scalia, esponente del Pdl del’area ex An, avvenuto ieri sera. “Raggiungere un livello di soddisfazione che ci faccia lavorare bene – ha sottolineato il presidente – ha richiesto il rinvio di qualche passaggio. Credo che stasera convocherò una riunione di giunta perché abbiamo alcune cose importanti da affrontare”.
Riferendosi all’assegnazione della delega all’Agricoltura, alla quale aspirano più assessori, Lombardo ha dichiarato: “E’ la delega più contesa in assoluto. La prenderei io, perché è un settore che mi piace moltissimo, la scambierei con piacere con la Presidenza”. In merito alle altre deleghe, Lombardo ha continuato: “Sono tutte sono importanti. Non c’è delega, tra le dodici, pochissime per le tante competenze che abbiamo, che non sia importante. Quando ci si scandalizza degli assessori junior e supplenti, bisognerebbe ricordare che la Lombardia ne ha diciotto. E’ una grande regione, ha un’economia molto forte, ma i suoi poteri sono limitatissimi perché ha uno statuto ordinario. Noi ne abbiamo dodici e vi devo dire che non bastano”.
Insomma, secondo il presidente della Regione, si potrebbe pensare ad ampliare il numero dei componenti del governo. “Avremmo bisogno – ha annunciato – quantomeno di un assessore che tenga stabilmente i rapporti con l’Ars, parli con i deputati e segua il processo legislativo. Ci vorrebbe, inoltre, un componente della giunta che stia sempre a Roma. Seguire la conferenza delle Regioni, le riunioni Stato-Regione, la conferenza unificata richiede almeno tre giorni la settimana. La Lombardia, ad esempio, ha un assessore al Bilancio, credo si chiami Colozzi, fidatissimo di Formigoni, che ha messo radici a Roma e difende gli interessi della sua regione. La nostra azione, invece, è frammentata”.
Il presidente Lombardo ha anche raccontato di avere incontrato, nel corso della notte, il sindaco di Palermo, Diego Cammarata, con il quale avrebbe affrontato la questione della composizione della giunta di Palazzo delle Aquile.
“Il primo cittadino rivolge all’Mpa l’invito ad entrare a fare parte dell’esecutivo – ha concluso – Una richiesta che riferitò agli esponenti politici del partito competenti territorialmente affinché possano assumere le loro decisioni. Su questa scelta io sono del tutto neutrale. Comunque, due sere fa, ho incontrato i responsabili palermitani dell’Mpa e gli ho chiesto di riflettere sui nomi da proporre. La vicenda, infatti, è stata caratterizzata da alcuni passaggi che hanno lasciato l’amaro in bocca e quindi non voglio imporre né farmi imporre niente. Decideranno loro e poi lo comunicheranno a Cammarata”.
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07 Luglio 2009, 13:48