21 Dicembre 2013, 12:45
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PALERMO – Basta con le polemiche. Il governo nazionale ha fatto la sua parte, “ora la faccia anche quello regionale.” Il ministro della Funzione pubblica Giampiero D’Alia, che ha incontrato oggi il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, sulla questione precari non lascia più alibi al governo di Rosario Crocetta.
E anzi lo incalza: “La norma per la proroga dei contratti è inserita nella Legge di stabilità – dice – : il governo ha voluto adeguare al massimo la normativa approvata qualche mese fa con il decreto di razionalizzazione della Pubblica amministrazione alla ‘condizione siciliana’ e credo che oggi si siano realizzate condizioni per superare il precariato e stabilizzare questi lavoratori che sono in questa condizione di incertezza da quasi vent’anni. E questo “senza aumentare la spesa pubblica, facendo tagli laddove ci sono sprechi e razionalizzando le risorse, facendo sì che tutto questo avvenga nell’arco di tre anni”.
Il precariato, quindi, può essere superato, e adesso la palla passa alla Regione, che deve approvare la norma sulle proroghe ai contratti – contenuta nella finanziaria regionale – entro il 31 dicembre. Ma c’è una condizione: “Mai più dovranno essere fatti contratti di questo tipo – afferma il ministro – , contratti che sono politicamente criminali”. Sì, quindi, alla stabilizzazione, ma “senza più fare anticamera nelle segreterie di qualche politico”.
La visita di D’Alia a Palermo, però, è stata soprattutto l’occasione per fare il punto con il sindaco Orlando sulle questioni che riguardano il comune, il personale, la sua organizzazione e sulle politiche che il governo di Enrico Letta sta attuando in materia di funzione pubblica sia nella Legge di stabilità, sia nel cosiddetto decreto D’Alia. “Stiamo studiando percorsi di ammodernamento delle amministrazioni – annuncia il ministro a margine dell’incontro a Palazzo delle Aquile – soprattutto in Sicilia, un’operazione che può essere fatta anche senza fare macelleria sociale: è questa la chiave di lettura dell’operato di questo governo”.
E per questo, da gennaio verrà avviato un tavolo tecnico tra comune e ministero della Funzione pubblica dove si affronterà, tra le altre cose, proprio il tema del precariato e anche quello delle partecipate comunali. “Oggi sono stati fatti passi avanti nel considerare i comuni come enti erogatori di servizi e non come centri di spesa da tagliare – ha detto il sindaco Orlando – . C’è un’attenzione rispetto alla stabilizzazione dei contratti a tempo determinato in scadenza nel 2014 al comune di Palermo, così adesso i lavoratori non dovranno più vivere con l’incubo del licenziamento. Bisogna procedere in questa direzione, essendo consapevoli che l’emergenza è stata superata e, quindi, in chiave progettuale”.
Un incontro che, forse, potrebbe essere l’inizio di una collaborazione tra Udc e Movimento 139. Qualcuno parla già di rimpasto della giunta comunale, ma Orlando taglia corto con una battuta: “Rimpasto? Non ne abbiamo parlato, è la prima volta che sento parlare dell’Udc…”
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21 Dicembre 2013, 12:45