Delitto Cusimano: indagini al Capo | Killer, testimoni e parenti in silenzio

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28 Agosto 2017, 17:15

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PALERMO – Tutti muti. Muto è rimasto Calogero Piero Lo Presti che davanti al giudice per le indagini preliminari si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il fermo è stato convalidato. Muti i commercianti del Capo. Muti persino i parenti di Andrea Cusimano, ucciso a pistolettate fra le bancarelle.

Sabato mattina a Porta Carini c’erano anche la madre e il fratello della vittima che nulla, però, dicono di avere visto. Lo Presti ha inseguito Cusimano per alcuni metri nella strada principale del mercato già pieno di gente. Non a caso qualcuno ha lanciato l’allarme con una telefonata. “C’è una lite”, ha detto poco prima che due carabinieri del Nucleo investigativo in borghese bloccassero il tentativo di Lo Presti di scappare a bordo di una Smart. Eppure non ci sono testimoni.

Al volante della Smart c’era un uomo che è fuggito. Complice o ignaro di tutto? La domanda avrà una risposta quando sarà identificato. Di certo al Capo c’è stata una lite fra il padre di Calogero Lo Presti, Giovanni, e il fratello di Cusimano. Parole grosse e, pare, uno schiaffo incassato da Giovanni Lo Presti. Quaranta minuti dopo il figlio è tornato armato al mercato. Circostanza che fa pensare ad un agguato premeditato.

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Che ci faceva il padre di Lo Presti al mercato alle 7.30 del mattino? Doveva discutere qualcosa con i Cusimano? Lo Presti è noto agli investigatori. Ha dei precedenti per furto e rapina. Adesso ci si chiede se vittima e carnefice avessero degli interessi illeciti in comune. Qualcosa che ha scatenato prima la lite e poi l’omicidio.

 

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28 Agosto 2017, 17:15

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