26 Maggio 2014, 14:35
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PALERMO – La macchina rubata e bruciata è un tassello in più nelle indagini. Che sia stata una rapina finita in tragedia o un agguato di certo si è trattato di un’azione programmata. I tre uomini progettavano da tempo di entrare in azione in via Roccazzo dove ha trovato la morte Daniele Discrede.
E lo dimostrerebbe il fatto che la Citroen C4, ritrovata lungo i tornanti che conducono a Bellolampo, è stata rubata alcune settimane fa e tenuta nascosta. Un modus operandi che accosterebbe l’operato dei tre uomini entrati in azione venerdì sera ai killer di mafia, anche se di mafioso finora nulla emergerebbe. Gli investigatori, qualora non fosse stata una rapina, cercano il possibile movente. Discrede viene descritto come un grande lavoratore e non aveva precedenti penali. Ci si concentra sui suoi affari. Sei mesi fa aveva ceduto per problemi finanziari la gestione del supermercato che ha cambiato nome, da New Cash and Carry in “Isola del risparmio”. I nuovi gestori, però, gli avevano affidato un incarico importante. Discrede era diventato una sorta di direttore commerciale. La famiglia Discrede, infatti, per anni ha rifornito decine di bar e supermercati, piccoli e grandi. Non solo nel quartiere Passo di Rigano, dove ricade la via Roccazzo, ma anche in quelli vicini come Cruillas e Uditore.
Un giro di affari che ha funzionato fino a pochi mesi. Poi, qualcosa potrebbe avere iniziato a non girare per il verso giusto tanto che avrebbe accumulato dei debiti. Eppure il nuovo lavoro, dice chi conosceva bene la vittima, lo riempiva di entusiasmo. È nella sua attività lavorativa che va trovato il possibile movente dell’omicidio se tale è stato tenendo conto anche e soprattutto della zona in cui è stato commesso.
Intanto, la pista principale resta quella della rapina finita in tragedia. È vero che i malviventi hanno sparato sei, forse sette, colpi di pistola calibro nove a canna corta, ma solo quattro hanno raggiunto Discrede. Due al petto e due alle braccia. Segno, questo, che i colpi potrebbe essere stati esplosi nella fasi concitate di una rapina. I primi chiarimenti si avranno domani pomeriggio quando sul corpo della vittima sarà eseguita l’autopsia all’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo. Il pm Nino Di Matteo che si occupa del caso ha firmato l’incarico, nel frattempo gli agenti della Squadra mobile con l’ausilio di un tecnico stanno decriptando le immagini della videosorveglianza. Il sistema era in funzione e l’impianto dovrebbe avere filmato i tre killer incappucciati che sono arrivati a bordo della Citroen che ieri pomeriggio i carabinieri hanno trovata bruciata nei pressi di Bellolampo. Sulla vettura si sono messi al lavoro gli uomini della Polizia scientifica per trovare possibile tracce. Un lavoro complicato viste le condizioni della Citroen, totalmente distrutta dalle fiamme.
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26 Maggio 2014, 14:35