30 Settembre 2013, 17:59
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PALERMO – Una ricostruzione che mina la credibilità della tesi difensiva. Francesco Arcuri avrebbe avuto il tempo per uccidere Enzo Fragalà nonostante un video, scovato dagli avvocati, lo immortali da un’altra parte della città nei minuti in cui il penalista palermitano veniva barbaramente assassinato a colpi di bastone.
Intanto il Gip, Fernando Sestito, ha respinto la sua istanza di scarcerazione. Il fatto che la moglie dica di averlo riconosciuto nelle immagini riprese davanti a una fiaschetteria della Zisa non può bastare a farlo tornare in libertà. E non basta neppure che la polizia abbia presentato una nota, allegata agli atti del Tribunale del Riesame, in cui conferma che la telecamera piazzata dagli agenti abbia davvero ripreso Arcuri in via Guerrazzi. Nel frattempo, infatti, un ulteriore passaggio investigativo dei carabinieri smonterebbe la ricostruzione della difesa.
Gli avvocati Filippo Gallina, Salvatore Vallone e Carmelo Ferrara hanno trovato il video nel fascicolo di un altro processo. Il filmato copre un arco temporale che va dalle 19,24 alle 20,56 del 23 febbraio 2010. L’omicidio Fragalà sarebbe stato commesso intorno alle 20,30. Di certo c’è che alle 20,43 ai carabinieri veniva segnala la presenza a terra in via Nicolò Turrisi di un uomo sanguinante. Se Arcuri si trovava davvero alla Zisa, ha sostenuto la difesa, non può essere stato lui l’assassino che attendeva l’avvocato sotto il suo studio.
Ed invece secondo i carabinieri, come ha appreso lo stesso avvocato Gallina da un atto depositato al Gip, ci sarebbe un vuoto nelle immagini davanti alla fiaschetteria. Un vuoto di una dozzina di minuti nel corso dei quali Arcuri potrebbe essere andato in via Nicolò Turrisi e avere ucciso il penalista, per poi fare ritorno in via Guerrazzi. Per il gip, che ha chiesto ulteriori accertamenti, intanto Arcuri deve restare in carcere: non sarebbe sufficiente la testimonianza della moglie di Arcuri che ha riconosciuto il marito nel video. Si attende anche l’esito della perizia fonica per verificare se la voce registrata in un’intercettazione (quella in cui si parla di un “legno” che sarebbe servito secondo l’accusa a uccidere Fragala’) sia o meno quella di Arcuri, che si e’ sempre professato innocente.
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30 Settembre 2013, 17:59