05 Febbraio 2018, 16:28
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PALERMO – Assolto anche in appello. In carcere Biagio Greco ha trascorso quasi tre anni, ma ha rischiato di restarci per tutta la vita. Su di lui, infatti, pendeva una richiesta di condanna al’ergastolo.
La corte d’assise di appello Palermo, però, lo ha assolto. Non fu lui a uccidere il cugino Agostino Greco, a Lercara Friddi, il 29 giugno del 2012. Secondo le indagini, l’imputato aveva accompagnato un terzo cugino, Giuseppe Greco, per cercare di chiarire alcune beghe familiari che si trascinavano da tempo.
Nel corso della discussione Giuseppe estrasse un coltello e colpì la vittima. Per questa accusa è stato condannato a 16 anni con il rito abbreviato. Restava da giudicare il cugino Biagio, considerato la vera anima nera della vicenda. Sarebbe stato lui a bloccare Agostino consentendo a Giuseppe di colpirlo.
Una tesi contestata dai suoi legali, gli avvocati Filippo Gallina e Roberto Panepinto, che avevano avuto già ragione in primo grado. La Procura ha fatto appello ed è stata anche riaperta l’istruttoria dibattimentale. Ora, la Corte presieduta da Biagio Insacco, ha confermato l’assoluzione.
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05 Febbraio 2018, 16:28