28 Aprile 2016, 13:03
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MAZARA DEL VALLO (TRAPANI) – Pasquale Mineo era uscito di casa in pigiama e pantofole. Ha percorso duecento metri a piedi per raggiungere lo scantinato in cui è stato trovato cadavere. È stato colpito alla testa con qualcosa – forse un bastone o una mazza – che gli ha provocato la ferita mortale. Quando i carabinieri sono arrivati in via Toniolo, una strada del centro cittadino, era già morto.
Cinquantatré anni, pregiudicato per spaccio di stupefacenti e con un passato da tossicodipendente, Mineo lavorava come Lsu al Comune. Faceva l’usciere con un contratto da Lavoratore socialmente utile.
Le indagini partono dal luogo del delitto. Mineo abitava ad un’isolato di distanza. Perché stamani è andato nel garage? È stato attirato in una trappola o aveva un appuntamento? Di certo non era lì per recuperare la sua autovettura, visto che non la parcheggiava nello scantinato, ma per strada. E poi cosa c’era di tanto urgente per convincerlo a uscire di casa in pigiama e pantofole?
Per trovare movente e colpevole si scava innanzitutto nel sottobosco dello spaccio di droga. Il lavoro dei carabinieri del comando provinciale di Trapani è appena all’inizio. Cominciano gli interrogatori. A cominciare da quello della donna con cui l’uomo conviveva.
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28 Aprile 2016, 13:03