PALERMO – Le indagini dalla Procura di Palermo sull’omicidio di Paolo Taormina non si sono fermate all’arresto dell’assassino, Gaetano Maranzano. Lo dimostra il giro di convocazioni in caserma. I carabinieri hanno sentito diversi giovani del rione Zen ed eseguito delle perquisizioni.
È caccia ad eventuali complici. Certamente Maranzano è arrivato dallo Zen fino in via Spinuzza in compagnia di altre persone. Alcune hanno partecipato alla rissa che ha preceduto l’omicidio, ma hanno negato la circostanza.
Uno, in particolare, ha schiaffeggiato uno dei clienti che è scappato (un ragazzo con un gilet bianco, che sarebbe stato identificato e presto sarà ascoltato dagli investigatori), nascondendosi dietro le macchine parcheggiate nella stradina di fronte al Teatro Massimo. Tutta la scena è stata filmata dalle telecamere del locale.
Dopo aver sparato un colpo di pistola alla nuca di Taormina, Maranzano è fuggito insieme a tre amici. A casa di uno di loro i carabinieri del Nucleo investigativo e della compagnia di Piazza Verdi hanno trovato le collane che l’assassino indossava al pub.
Maranzano, che ha confessato il delitto, si è guardato bene dal fare i nomi di chi era con lui. Di sicuro però lo hanno aiutato, forse anche a nascondere la pistola del delitto. Per le posizioni più delicate si sta valutando di contestare l’ipotesi di favoreggiamento.
Le attenzioni si concentrano su sette, otto giovani, alcuni dei quali avrebbero mentito agli investigatori nel corso delle indagini e sono indagati per false dichiarazioni rese al pubblico ministero.
Resta, infatti, il dubbio che il colpo mortale non sia partito dalla calibro 9 che Maranzano ha consegnato quando sono andati a prenderlo nella sua abitazione in via Nino Geraci, nel rione Cep. È sceso armato da casa.
Il suo obiettivo era uccidere Taormina sin dal primo istante? Maranzano ha detto di avere litigato “parecchi secondi” con Taormina prima di sparare. Le immagini lo smentiscono, è stato un “gesto fulmineo” e la lite che lo ha preceduto potrebbe essere stata l’esca per attirare il giovane all’esterno del locale.

