01 Settembre 2013, 13:58
2 min di lettura
Gela – Domenica di sangue a Gela. Un uomo di 40 anni, Vincenzo Valenti ha ucciso il fratello Alessandro, di 28 al culmine di una furibonda lite scoppiata per futili motivi. La vittima, sposata e padre di una bambina di tre anni, lavorava in un panificio di proprietà del suocero. Il fratricidio è avvenuto in via Benedetto Bonanno, perpendicolare di via Nicolò Minardi, nel quartiere San Giacomo, intorno all’una. L’omicida è stato già arrestato dai Carabinieri che ha atteso subito dopo avere compiuto il delitto.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, Vincenzo Valenti, operaio saltuario in ditte metalmeccaniche, avrebbe raggiunto a bordo della sua Fiat Stilo il fratello Alessandro col quale avrebbe iniziato a discutere animatamente prima tra le mura domestiche, poi per strada dove ha estratto un coltello e poi un cacciavite e sgozzato il congiunto. Uno dei due colpi inferti al collo della vittima -sarà con molta probabilità l’autopsia a chiarirlo – è stato fatale. Quando l’ambulanza del 118 del Vittorio Emanuele è arrivata sul posto, il medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso di Alessandro Valenti. L’omicida non è scappato. Ma ha atteso l’arrivo dei Carabinieri che lo hanno arrestato e trasferito in caserma dove adesso è in stato di fermo. L’accusa è di omicidio volontario. Sul posto si sono portati anche gli uomini della scientifica che hanno effettuato i rilievi di rito, prima che la salma venisse trasportata nell’obitorio del cimitero Farello.
Chi era la vittima. Alessandro Valenti era sopravvissuto ad un terribile incidente stradale avvenuto otto anni fa a Gela ed in cui perse la vita la madre. I vicini di casa raccontano di un rapporto litigioso tra i due fratelli. “Una volta – racconta una ragazza che vive nelle vicinanze – Vincenzo aveva preso a colpi di zappa le sue sorelle di cui era molto geloso. È sempre stato un uomo violento contrariamente ad Alessandro che lavorava onestamente per mantenere la sua famiglia e la piccola di tre anni”.
L’omicida è ora trattenuto nel Reparto Territoriale dei Carabinieri di via Venezia dove nelle prossime ore sarà sentito dagli inquirenti. Sul posto si è assiepata una folla di curiosi.
Pubblicato il
01 Settembre 2013, 13:58