20 Settembre 2024, 14:55
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PALERMO – “Tutte le parti civili si sono riportate alle richieste che la Procura ha fatto in modo molto argomentato sia sulla ricostruzione dei fatti, sia sulle disposizioni giuridiche che sono state violate dell’imputato. Noi confidiamo sulla pronuncia del Tribunale, riteniamo che ci siano tutte le condizioni per affermare la responsabilità penale dell’allora ministro dell’Interno“.
Cosi l’avvocato di Open Arms, Arturo Salerni, parlando con i cronisti mentre è in corso l’udienza del processo, a carico di Matteo Salvini, con la discussione delle parti civili. II pm ha chiesto sei anni di carcere per Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio.
“Sono emerse anche le vicende terribili di chi è stato ostaggio sulla nave per tanti giorni in condizioni disumane, persone che venivano da realtà infernali nei loro percorsi migratori soprattutto dai campi libici che sono luoghi di tortura – ha aggiunto il legale In Italia si sono ritrovati ad aspettare per quello che era un atto dovuto come prevedono le convenzioni internazionali e la legge italiana”.
L’udienza si è conclusa attorno alle 15, dopo la discussione delle parti civili. Si riprenderà il 18 ottobre, sempre nell’aula bunker del carcere Pagliarelli, con l’arringa della difesa di Matteo Salvini.
Il vicepremier, si ricorda, è imputato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per avere impedito cinque anni fa lo sbarco di 147 migranti e per il quale il pubblico ministero, nella sua requisitoria, ha chiesto sei anni di carcere.
Alla richiesta dell’avvocato Giorgio Bisagna, il presidente della seconda sezione penale, Roberto Murgia, ha anticipato che dopo l’udienza del 18 ottobre se ne terrà un’altra per le repliche. Poi i giudici si riuniranno in camera di consiglio
Intanto non c’era alcun legale per conto del Comune di Palermo, che si era costituito parte civile nel processo Open Arms all’epoca dell’amministrazione guidata da Leoluca Orlando. Nessun avvocato era presente oggi nell’aula bunker del Pagliarelli dove è in corso l’udienza del processo con Matteo Salvini imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio.
Ogni parte civile sta depositando le proprie richieste alla Corte, il Comune di Palermo senza la deposizione di una memoria decadrà come parte civile. In aula, invece, il legale del Comune di Barcellona, che ha consegnato le proprie richieste.
“Il processo a Palermo sta diventando sempre più un teatro dell’assurdo”. Lo afferma il senatore della Lega Claudio Borghi Aquilini. ”Con i comizi a spese nostre di parti civili come Legambiente e Arci, che si fatica a capire cosa possano avere a che fare con questa vicenda, è apparso evidente anche a chi finora non ha voluto vedere rispetto esclusivamente politico di questa pagina nera per la nostra giustizia”.
“La ciliegina sulla torta di fango poi è stata messa con l’intervento dell’unico sedicente sequestrato migrante visto al processo che, dopo essere stato curato, accolto, sfamato e mantenuto dagli italiani ha avuto persino il coraggio di chiedere 50 mila euro per il disagio”.
“Una cifra che milioni di italiani che si spaccano la schiena ogni giorno al lavoro non vedranno mai. Non è un processo ma una vergogna che sta costando agli italiani cifre incredibili e che quando finirà sarà sempre troppo tardi”.
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20 Settembre 2024, 14:55