Operai sulla Palermo-Agrigento | Al via i lavori su un viadotto

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26 Maggio 2017, 11:45

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AGRIGENTO – Operatori Anas al lavoro nelle strade della provincia agrigentina che continuano a perdere pezzi. L’ultimo intervento, dopo la chiusura che perdura ormai da dieci giorni, è stato effettuato sul viadotto al chilometro 58 della strada Statale 189 che collega Palermo ad Agrigento. La scorsa settimana, infatti, dei calcinacci erano caduti dal ponte sulla Provinciale sottostante che collega i paesi dell’entroterra con l’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, comportando non pochi problemi ai cittadini e alle ambulanze. Dopo la prima riapertura, seguita a un intervento tampone, la caduta dei calcinacci dalle grandi dimensioni è continuata costringendo gli operatori dell’Anas a chiudere il tratto stradale per effettuare lavori di ristrutturazione al fine di riaprire il tratto di strada.

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Intanto, cominciano le ben più corpose operazioni di manutenzione del viadotto Morandi che collega Agrigento a Porto Empedocle, per un primo intervento che mira a consolidare le travi di bordo degli impalcati e il risanamento di alcune porzioni delle solette, un lavoro che permetterà di aprire un breve tratto della Statale 115 che durerà circa quattro mesi, causando non pochi problemi ai molti che nel periodo estivo utilizzavano il viadotto per raggiungere il mare. L’intervento è solo però una piccola parte del ben più ampio progetto che mira al consolidamento dei piloni che oggi versano in condizioni precarie, visibili ad occhio nudo. Per dei lavori che ripristinano delle situazioni che hanno messo in serio pericolo l’incolumità degli automobilisti, un altro tratto di strada fa paura: si tratta della via Famagosta, a Canicattì, una via del centro storico interessata da alcuni cedimenti. La condizioni della strada, caratterizzata dalla presenza di una serie di grotte, ha convinto il sindaco ad adottare un’ordinanza urgente di chiusura al traffico. In via Famagosta esistono numerosi edifici che rischiano di subire cedimenti a causa dello sprofondamento delle grotte interessate nel tempo da fenomeni di infiltrazioni ed allagamento di acque piovane. Gli edifici di via Famagosta tra il 2004 e il 2006 furono dichiarati “ad alto rischio cedimenti e crolli” dai tecnici della Protezione civile siciliana e del genio civile di Agrigento. Una situazione di emergenza a cui l’amministrazione comunale non ha potuto porre riparo in questi dieci anni per mancanza di fondi. 

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26 Maggio 2017, 11:45

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