27 Settembre 2008, 12:34
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Vasta operazione di controllo dei cantieri da parte dei carabinieri nella provincia di Catania. Su disposizione del comando provinciale e con il supporto del nucleo carabinieri ispettorato del lavoro, il 24 e 25 settembre scorso, sono state ispezionate attività lavorative a S. Venerina, Randazzo, Palagonia, Caltagirone, Catania e Gravina di Catania, comuni del catanese.
Molteplici le violazioni accertate. Nel capoluogo etneo, è stato verificato che in un cantiere posto in pieno centro le tre imprese impegnate non si preoccupavano di applicare le previste misure di sicurezza, peraltro, impiegando in nero un lavoratore. I titolari delle imprese sono stati denunciati e il cantiere, valutato due milioni di euro, sequestrato. A S.Venerina, sono stati denunciati i titolari di due imprese edili perché non solo impiegavano cinque lavoratori in “nero”, tra cui un minore, nella costruzione di abitazioni, ma non osservavano le norma in tema di sicurezza. Anche in questo caso il cantiere, dal valore di 250.000 euro, è stato sequestrato.A Randazzo sono stati controllati sette cantieri edili, individuando, in due casi, ancora lavoratori “in nero”, tre nel complesso. Due imprenditori sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Catania.
Alla Procura della Repubblica di Caltagirone, invece, è stato denunciato in stato di libertà il titolare di un’impresa edile impegnata nel restauro di una Chiesa di Caltagirone, ove i lavoratori operavano nelle vicinanze di impianti elettrici insicuri e su ponteggi senza parapetti, nonché il titolare di una ditta che gestisce la realizzazione di immobili residenziali in Palagonia, il cui cantiere, presentando scale non a norma, è stato sequestrato. Le violazioni descritte hanno determinato anche l’irrogazione di sanzioni amministrative per circa 120.000 euro. Inoltre sono stati recuperati contributi Inps e Inail non versati per 60.000 euro.
Nell’ambito dell’attività di controllo del rispetto delle misura di sicurezza sul lavoro, che vede i carabinieri di Catania particolarmente impegnati, il comando provinciale ha tracciato un bilancio in materia del 2007: controllate 561 imprese, individuati 134 lavoratori in nero, 44 irregolari e 12 minori, deferiti in stato di libertà 117 imprenditori per violazione della normativa sulla sicurezza, irrogate 1,2 milioni di euro di sanzioni amministrative e 237.000 euro di contravvenzioni penali, recuperati due milioni di euro di contributi presidenziali, mentre 17 sono stati i sequestri eseguiti.
Nel corso di quest’anno invece, sono state già controllate 350 imprese, individuati 246 lavoratori in nero, di cui sei irregolari e 13 minori, deferiti in stato di libertà 80 titolari d’impresa per mancata osservanza della normativa in tema sicurezza sul lavoro, irrogati 1,7 milioni di euro di sanzioni amministrative e oltre 300.000 euro di contravvenzioni. Ancora sono stati recuperati quattro milioni di euro di contributi previdenziali non riscossi, disposti 28 sequestri e sospese 82 attività.
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27 Settembre 2008, 12:34