04 Luglio 2013, 14:14
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CATANIA- Duro colpo al gruppo militare dei Santapaola: le operazioni Efesto e Stella Polare della Procura di Catania sono arrivate a sentenza nel troncone con il rito abbreviato. Boss e affiliati di primo piano sono stati condannati a 121 anni di carcere, grazie alle indagini condotte dai Pm Agata Santonocito, Iole Boscarino e Rocco Liguori con il coordinamento di Giovanni Salvi.
OPERAZIONE EFESTO. Le indagini condotte dal Ros avevano portato in carcere 11 affiliati ai Santapaola riuscendo a spegnere sul nascere una vera e propria guerra di mafia. Le intercettazioni in carcere dei Mirabile (VIDEO), contenevano l’ordine di uccidere, senza mezzi termini, gli avversari.
Il Gup Alessandro Ricciardolo ha condannato a 12 anni Daniele Nizza e Benedetto Cocimano, accusati di aver guidato, negli ultimi mesi del 2011, una posizione apicale nei gruppi della famiglia Santapaola, insieme a Antonino Santapaola e Roberto Vacante, genero di Salvatore Santapaola, “ponendosi -si legge nella richiesta di convalida degli arresti- in diretta contrapposizione con i componenti del gruppo Mirabile, a sua volta forti della legittimazione che provenina da Nino Santapala, condannato all’ergastolo”. Attraverso le intercettazioni, il Ros scopre che il cognome di Daniele Nizza veniva pronunciato espressamente da Francesco Mirabile, che lo definiva “U babbaleccu”. Il cognome dei Nizza veniva pronunciato anche quando Giuseppe Mirabile comunicava al padre Francesco il progetto di alleanza con i Carateddi. Questo progetto, secondo la ricostruzione degli investigatori, “avrebbe dovuto dimostrare ai familiari Santapaola la loro avventatezza nel conferire in carichi dal momento che la fiducia che loro avevano riposto in loro sarebbe stata remunerata con il tradimento del quale essi avevano avuto notizia (INT…. cu di sceccu ni fa un mulu u primu cauci e do so!)”.
Benedetto Cocimano, arrestato per estorsione nel 2011, condannato definitivamente per associazione mafiosa, veniva dipinto, nelle intercettazioni dei Mirabile, come “uno dei responsabili dell’organizzazione, quello che aveva attribuito a Paolo Mirabile la responsabilità del gruppo di Monte Po’”.
Lorenzo Michele Schillaci è stato condannato a 8 anni, in passato era stato condannato definitivamente come affiliato al gruppo dei Mirabile. Col tempo, Schillaci, secondo la ricostruzione del Ros, è transitato dal gruppo dei Mirabile al gruppo rivale diretto da Daniele Nizza e Benedetto Cocimano. Proprio per questo, insieme a Salvatore Guglielmino, Schillaci diventa obiettivo delle vendette dei Mirabile, tanto da dimorare solo occasionalmente nella propria abitazione.
Francesco Mirabile è stato condannato a 10 anni, in precendeza era stato condannato con per associazione mafiosa definitivamente. Scarcerato nel 2010, ha continuato ad operare al vertice della propria famiglia insieme ai figli Paolo e Giuseppe.
OPERAZIONE STELLA POLARE. Eseguita dai carabinieri del comando provinciale di Catania, l’operazione Stella Polare ha portato in carcere dieci affiliati al clan Ercolano Santapaola accusati di associazione mafiosa e associazione finalizzata al traffico di stupefacenti aggravata. Le cimici piazzate dall’Arma nell’incrocio tra via Stella Polare, via Playa e via S. Angelo Custode, hanno documentato l’esistenza di un vero e proprio centro commerciale dello spaccio all’aperto, una sorta di Mc drive degli stupefacenti che fruttava circa 20mila euro ogni giorno. Il Gup Alessandro Ricciardolo ha accolto le richieste del Pm Rocco Liguori, condannando Orazio Magrì a 12 anni, Giovanni Nizza e Rosario Lombardo 20 anni, Giuseppe Privitera a 12 anni e Salvatore Nicolosi a 13 anni.
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04 Luglio 2013, 14:14