04 Maggio 2013, 13:54
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CATANIA. Sull’Albo pretorio del Comune di Catania compare un’ordinanza (IL DOCUMENTO) della direzione urbanistica che dispone la demolizione di manufatti che ricadono sul territorio di San Francesco La Rena all’interno dell’Oasi del Simeto: disposizione che porta la firma dell’ingegner Gaetano Bonanno. Fin qui nulla, o quasi, di male. Non fosse altro, però, che quella ordinanza riguarderebbe l’attività di famiglia del consigliere comunale Francesca Raciti che figura anche in veste di comproprietaria. Si tratterebbe dell’edificazione di una scivola e di un cancello.
Si legge nell’ordinanza: “Senza concessione edificatoria rilasciata da questo Comune, in località Contrada San Francesco La Rena in un lotto di terreno con accesso da via San Francesco La Rena tra il civ. 25 ed il civ. 27 e con accesso dal viale Kennedy, lotto di terreno riportato in catasto al Fg. 48 – part. 1976 e 1978 e 302, le seguenti opere: Attiguo al civico n 25, demolizione del muro di recinzione per la realizzazione di un cancello carrabile sostenuto da pilastri in ferro e cordolo in cls. interralo; Scivola di ingresso con materiale compattato; Realizzazione di strada che parte dal cancello di cui sopra (inizialmente attigua alla preesistente strada del civico n 25) che poi prosegue verso l’interno del lotto per m. 600 circa con larghezza media di m. 10 circa”.
“Non ne sappiamo assolutamente nulla”, spiegano i diretti interessati ai microfoni di LivesiciliaCatania. Di certo, ad oggi, non sarebbe stata fatta recapitare alcuna notifica. Ma la disposizione si trova regolarmente pubblicata all’Albo pretorio. Richiesta di demolizione della presunta costruzione abusiva alla quale, per legge, si può ricorrere al Tar o in alternativa al Presidente della Regione.
La replica del legale. “In relazione all’articolo pubblicato in data odierna dalla Vostra testata inerente una presunta contestazione fatta dal Comune di Catania alla mia assistita, dott.ssa Raciti, mi sorprende che nell’articolo sia riportata una minuta dell’ordinanza comunale, peraltro priva della data di emissione dell’atto stesso, requisito indispensabile per la sua validità, e che il provvedimento non sia stato, ad oggi, mai notificato alla mia assistita. Riservandomi quindi di esaminare tale provvedimento quando sarà realmente nella nostra disponibilità e di esercitare il relativo diritto di difesa nelle sedi opportune, in questa sede mi limito a precisare che la contestazione riguarderebbe un terreno di cui la dott.ssa Raciti è divenuta solo di recente comproprietaria”.
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04 Maggio 2013, 13:54