Opportune le dimissioni di Silvio | In Sicilia cresce il Terzo Polo

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14 Novembre 2011, 10:42

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Il 71% dei siciliani ritiene che siano state opportune le dimissioni di Silvio Berlusconi, nella convinzione – ribadita da circa i tre quarti dei cittadini – che il Governo non sia stato in grado di gestire la gravissima emergenza finanziaria, né di varare negli ultimi mesi misure significative in grado di rilanciare seriamente la crescita economica del nostro Paese e del Sud in particolare. È quanto emerge da un’indagine condotta dall’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis, tra il 10 ed il 12 novembre, su un campione di oltre mille cittadini, rappresentativo della popolazione maggiorenne residente nell’Isola.

“L’opinione pubblica siciliana – afferma il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – condivide, in larga maggioranza, la prospettiva, prescelta dal presidente Napolitano, di un Governo di larghe intese, guidato da una personalità super partes come Mario Monti: il 65% dei siciliani ribadisce l’urgenza di un piano, credibile e socialmente equo, per la crescita economica del Paese e la riduzione del debito pubblico, nella convinzione che l’Italia non possa permettersi adesso i tempi di una campagna elettorale. Il nuovo Governo dovrebbe anche, secondo gli intervistati, cambiare la legge elettorale, restituendo agli italiani – conclude Pietro Vento – la possibilità di scegliere, con le preferenze o i collegi uninominali, i propri rappresentanti in Parlamento”.

Mentre a livello nazionale, pur non avendo ancora costruito una coalizione credibile agli occhi degli elettori, il Centro Sinistra – se unito – otterrebbe la maggioranza relativa nel Paese, staccando nettamente il Centro Destra, che cosa accadrebbe oggi nell’Isola? Secondo il Barometro Politico di Demopolis, diretto da Pietro Vento, se si fosse votato oggi in Sicilia per le Politiche, oltre tre elettori su dieci sarebbero rimasti a casa, scegliendo il partito del non voto. Molti sono gli incerti e gli indecisi, tra i quali è cresciuta, negli ultimi tre anni, la disaffezione verso i partiti e le istituzioni politiche.

L’astensione penalizzerebbe oggi, in particolar modo, il PDL, attestato al 25% ed ormai alla ricerca di un futuro oltre Berlusconi. Il PD di Bersani – secondo l’indagine dell’Istituto Demopolis – otterrebbe invece il consenso del 20% dei siciliani, restando ancora penalizzato da una identità regionale troppo frammentata ed incerta. Cresce leggermente l’area di Sinistra (con IdV al 4,5% e SEL di Vendola al 4,3%); si consolida progressivamente, intorno all’8%, anche il bacino elettorale di “Grande Sud” di Gianfranco Miccichè.

Ma si rafforza soprattutto – secondo l’indagine Demopolis – il peso del Terzo Polo, che ha nell’Isola la sua roccaforte nazionale: l’MpA di Raffaele Lombardo si attesta al 14%, l’UDC di Casini e D’Alia guadagna quasi 2 punti rispetto ad agosto, sfiorando in Sicilia il 10%.

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14 Novembre 2011, 10:42

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