Opposizioni all’attacco:| “Da Orlando libro dei sogni”

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10 Gennaio 2013, 19:02

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PALERMO – “Quello di Orlando è solo un libro dei sogni”. Il giorno dopo la relazione semestrale del sindaco Orlando di fronte a Sala delle Lapidi, le opposizioni, accusate unanimemente dalla stampa di eccessivo buonismo, vanno all’attacco del primo cittadino.

“Quando siamo usciti dall’Aula ci sembrava di abitare a New York – dice Angelo Figuccia – il sindaco Orlando ha descritto una Palermo delle favole, mentre è ancora una città lontanissima dalla normalità. Nella riunione dei capigruppo di lunedì, si era concordato con il presidente del Consiglio comunale Totò Orlando che i consiglieri avrebbero avuto la possibilità di replicare alla relazione del sindaco Orlando, ma ciò non avvenuto perchè lo stesso presidente ha chiuso la seduta subito dopo la fine del discorso del sindaco. In questo modo, Totò Orlando ha dimostrato di non essere stato super partes, ma di essere vassallo del sindaco”.

Le minoranze sono un fiume in piena e mettono sotto accusa l’operato di Orlando e della sua giunta. “Il Put no è ancora arrivato in consiglio – attacca il capogruppo del Pdl, Giulio Tantillo – il verde è abbandonato e interi quartieri come il Cep al buio. Per non parlare della videosorveglianza nelle scuole: ci sono gli ex Pip, già formati e pagati dalla Regione, che potrebbero prestare servizio nelle scuole di notte”.

Giulio Cusumano dell’Udc chiede un’immediata spending review – “Il sindaco non ha tagliato stipendi o ridotto le spese” – mentre Francesco Scarpinato invita “a non confondere la responsabilità delle opposizioni, e la cortesia istituzionale, con atteggiamenti morbidi: Orlando è reticente sulla consortile, non è venuto in Aula per sei mesi nonostante le nostre richieste e ci tiene costantemente all’oscuro sulla vicenda Gesip”.

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Andrea Mineo, di Grande Sud, ribadisce le perplessità sull’operato del sindaco circa il Piano regolatore del porto: “Quello di ieri è stato uno spot elettorale a un mese dalle Politiche e sui mercati non abbiamo ancora alcuna certezza, né ci hanno soddisfatto le risposte sul decentramento, per non parlare della crisi delle grandi strutture alberghiere della città”. Pino Faraone, del Misto, ha giustificato l’atteggiamento dialogante della minoranza “con la necessità di evitare una paralisi del consiglio come nella scorsa sindacatura, ma la situazione della città resta grave”.

“Io chiedo che l’amministrazione ci proponga un piano sociale per gli indigenti – ha aggiunto Tantillo – mettendo ordine anche ai banchi alimentari. E sulle partecipate, si proceda con la holding per abbattere i costi. Inoltre Orlando dovrebbe occuparsi anche del personale comunale: abbiamo solo tre dirigenti tecnici e servono meccanici all’Amat”.

Secca la replica di Totò Orlando: “Ho mantenuto l’impegno assunto in conferenza dei capigruppo, ovvero di far parlare le opposizioni prima del sindaco, come mi era stato richiesto dalle stesse opposizioni. Una pratica inusuale, che però il primo cittadino ha accettato con senso di responsabilità”.

 

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10 Gennaio 2013, 19:02

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