“Ora vi spiego affari e rifiuti”

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14 Aprile 2010, 19:39

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Il business dei termovalorizzatori, l’eolico, il processo dello smaltimento dei rifiuti. La traccia del discorso di ieri di Lombardo all’Ars era già contenuta negli atti della commissione parlamentare antimafia di fronte la quale il governatore – con gli assessori Massimo e Pier Carmelo Russo – si è presentato il 27 gennaio scorso.

In quella sede Lombardo aveva presentato gli atti del suo governo in tema di contrasto alla mafia. Partendo da una premessa: che laddove ci sono denari pubblici, si trovano le infiltrazioni mafiose. E, inoltre, a una generale politica di riorganizzazione della macchina regionale, una di sostegno alle vittime della mafia: siano essi imprenditori strozzati dal racket o familiari di ‘caduti’.

Per cui Lombardo esalta la “legge antimafia” e il codice per la trasparenza nella pubblica amministrazione, redatto da una commissione presideuta dall’ex presidente della procura nazionale antimafia, Pier Luigi Vigna. In concerto con questi provvedimenti, anche l’impegno per la diffusione della cultura della legalità nelle scuole insieme all’educazione civica, ivi compreso il rispetto e la conoscenza dei beni culturali.

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Un paragrafo a parte è quello dei termovalorizzatori. Lombardo spiega come il progetto si basasse su una produzioni di rifiuti stimati, nella sola Sicilia, in 2.700.000 tonnellate. Gli ultimi dati a conoscenza della Regione, sottolinea Lombardo, rivalano la produzione, invece, di 2.400.000 tonnellate. Inoltre il presidente della Regione inserisce nelle stime regionali anche gli obiettivi, fissati dall’Unione europea, sulla raccolta differenziata: il 60 per cento. Per cui, stringendo, il governatore giunge a calcolare una produzione di 1 milione di tonnellate. E i termovalorizzatori non hanno ragion d’essere.

Alla stessa maniera Lombardo rivendica l’intervento nell’ambito della produzione di energia eolica. Non il “megaeolico”, ma impianti formato famiglia che possano essere utili anche nell’agricoltura. Anche l’energia, fra gli ambiti segnalati dal governatore fra i più sensibili alle infiltrazioni, è stata riformata con la creazione di un apposito assessorato e lo scioglimento dell’Arra, l’agenzia regionale acque e rifiuti.

Infine la Sanità, vero grimaldello per intervenire in quelle che il governatore ritiene connivenze già dimostrate. L’ambito investe la metà delle risorse finanziarie regionali. Il governatore ha illustrato come le nuove forme di approviggionamento dei materiali ha dato un grosso risparmio, grazie a una forma centralizzata di acquisto che sfrutta la telematica.

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14 Aprile 2010, 19:39

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