10 Ottobre 2015, 18:27
3 min di lettura
CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Seconda giornata di campionato e già un esame di maturità per l’Orlandina, che dopo l’esordio vincente contro Cantù al Palafantozzi va a fare visita a Venezia. Sfida sulla carta impari, con i padroni di casa ampiamente favoriti nei confronti della gioventù biancazzurra, che però ha già fatto vedere di potersela giocare a viso aperto anche con formazioni apparentemente più dotate. Questione di testa e di esperienza, che al di là dell’età media relativamente bassa non può certo mancare al gruppo di coach Griccioli. Proprio chi ha un chilometraggio più elevato rispetto agli altri è chiamato a spingere sull’acceleratore in questo primo scorcio di stagione, in attesa che i più giovani riescano a prendere confidenza con la Serie A.
Ecco perché lo zoccolo duro e i veterani diventano una chiave fondamentale per la trasferta del PalaTaliercio. Su tutti, un Vlado Ilievski pronto a mettersi al servizio della squadra in cabina di regia, portando la sua esperienza alla guida di una squadra totalmente rinnovata: “Ho trovato qui un gruppo di ragazzi molto disponibili e motivati a fare bene, e questa è una cosa molto importante. Mi è piaciuta molto l’idea che ha portato alla composizione di questa squadra e adesso che sono qui sono ancora più convinto che sia la strada giusta. Non è stato complicato capire il sistema e mettermi a disposizione del coach aiutando anche i ragazzi più giovani. Abbiamo ampi margini di miglioramento, possiamo giocare contro tutti senza nessuna paura”.
Nelle due ipotetiche unti tra giovani ed esperti, Ilievski si divide i minuti in campo con uno degli esordienti più attesi di questa stagione, quel Tommaso Laquintana rientrato a Capo d’Orlando per dimostrare di valere la Serie A: “Ho provato un’emozione che solo a Capo d’Orlando si può provare – ha dichiarato il playmaker a Vavel -. Il ritorno è stato magico, mi sono emozionato quando sono entrato in campo all’inizio, è stata una cosa bellissima. Sono contento di aver iniziato la mia prima stagione in serie A con una vittoria, ma abbiamo già cancellato quella partita perchè domenica c’è Venezia e sarà difficile. Il primo obiettivo è quello della salvezza, prima di tutto pensiamo a questo. Poi ci giocheremo tutte le nostre carte per tentare l’approdo ai playoff, che sono il nostro secondo obiettivo, è il nostro sogno. Noi ci siamo posti per ora l’obiettivo della salvezza, vogliamo volare basso e vivere settimana dopo settimana”.
Piedi per terra, dunque, anche in vista del viaggio in Veneto. Ciò non vuol dire perdere la consapevolezza di potersela giocare anche contro una squadra come Venezia, come sottolinea coach Griccioli: “È una squadra costruita e pensata per cercare di migliorare il risultato dello scorso anno, ma non per questo la partita è persa in partenza. Andremo lì per provare a fare la nostra gara. Avremo sempre il massimo rispetto di ogni avversario, ma paura non ne avremo mai. La vittoria con Cantù ha incrementato in noi la fiducia nel nostro lavoro, ma anche la consapevolezza che il nostro livello di gioco deve crescere, soprattutto in attacco abbiamo tanto da lavorare anche se gli spunti positivi però non sono mancati”. Si parte con fiducia, pur dovendo ancora rinunciare a Stojanovic e sapendo di trovarsi di fronte un ambiente ostico: “Quando giochi fuori casa devi mostrarti lucido e intelligente, dovremo essere bravi a non fermare troppo la palla per non rischiare di risultare prevedibili. Venezia ha giocatori forti ed esperti, hanno aggiunto anche qualcosa rispetto allo scorso anno. Noi proveremo a non farci travolgere dalla loro foga iniziale e a rispondere colpo su colpo”.
Pubblicato il
10 Ottobre 2015, 18:27