Orlandina col dilemma Jasaitis | Il lituano in dubbio per Pistoia

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02 Gennaio 2016, 14:07

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CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – La prima dell’Orlandina nel nuovo anno e di coach Di Carlo in massima serie non poteva essere più complicata. Trasferta sulla carta proibitiva in quel di Pistoia per la Betaland, che vuole evitare di chiudere il girone d’andata all’ultimo posto in solitaria (Torino giocherà lunedì a Pesaro in un’altra sfida salvezza), sperando in un rilancio dato dal cambio in panchina. Un avvicendamento, quello tra Griccioli e Di Carlo, che di fatto non crea scossoni all’interno dell’ambiente, dato che il tecnico casertano è stato in quest’anno e mezzo l’assistente dell’allenatore toscano esonerato in settimana. Impatto minimo sul piano emotivo per la squadra, che dovrà però dimostrare di avere intenzione di voltare pagina.

Le sei sconfitte consecutive che hanno trascinato l’Orlandina all’ultimo posto vanno accantonate. Probabile che Di Carlo operi quegli aggiustamenti visti solo a sprazzi nell’ultimo mese con Griccioli in panchina. Impossibile escludere sorprese a Pistoia, anche se il roster impone scelte obbligate. A disposizione del coach casertano gli stessi effettivi della sfida con Avellino, quindi col solo Nicevic fuori dalla distinta. Il lungo dovrebbe tornare per la prima del girone di ritorno, ovvero la trasferta di Cantù in programma dopo la sosta invernale, il prossimo 17 gennaio. Dall’infermeria, inoltre, arrivano buone notizie da Laquintana, che ha giocato sul dolore nell’ultimo match al PalaFantozzi, ma è pienamente ristabilito dall’infortunio che lo ha tenuto fuori a Trento.

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Ancora apprensione, infine, per Simas Jasaitis. La stella lituana dell’Orlandina, dopo aver saltato le sfide con Pesaro e Trento, ha chiesto espressamente di tornare in campo contro Avellino, sebbene l’infortunio muscolare che lo ha costretto ai box non fosse del tutto smaltito. La sfida con gli irpini, d’altronde, era una finale per i paladini e per coach Griccioli, che ha deciso di giocarsela con uno Jasaitis a mezzo servizio. Peccato che, dopo quattro minuti del secondo tempo, il lituano abbia sentito nuovamente dolore, abbandonando il parquet e scatenando la valanga che ha dato il via libera al crollo dei biancazzurri. Una settimana dopo, lo stato di forma di Jasaitis è tornato quello del pre-partita con Avellino. Di Carlo lo porterà in panchina, ma limiterà il suo utilizzo.

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02 Gennaio 2016, 14:07

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