28 Gennaio 2017, 13:02
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CAPO D’ORLANDO – Drake Diener suona la carica in casa Betaland Capo d’Orlando, in vista della partita molto attesa contro la Umana Reyer Venezia, valida per la seconda giornata del girone di ritorno. La vecchia volte di Font du Lac sta giocando una stagione fantastica, in barba alle voci relative all’età e in virtù di una leadership divenuta definitiva dopo l’addio di Fitipaldo. Drake in conferenza stampa fa capire quanto sarà importante prendere il ritmo contro la compagine lagunare: “Sto bene fisicamente e con la mia esperienza certamente mi sono preso addosso il peso delle responsabilità dopo la partenza di Fitipaldo. A Milano ho giocato 35’ e stavo bene anche dopo, non accadeva sino a due mesi fa. Abbiamo perso Bruno ma la mia fisicità va migliorando e questo è positivo. Giochiamo contro Venezia che segna 87 punti di media a partita. Secondo me forse loro hanno più talento in attacco e se proviamo a vincere realizzando 90 punti sarà più difficile per noi. Contro una squadra di tiratori dobbiamo giocare più di fisico e con difesa intensa. Dobbiamo semplicemente pensare solo alla prossima partita, una alla volta. Quindi siamo concentrati sulla gara contro Venezia, quando sarà tempo della Coppa Italia penseremo a quella”.
Un Diener che non pensa di essersi tolto uno o più sassolini dalle scarpe con il rendimento che sta tenendo in questa sua stagione di ritorno a Capo d’Orlando: “Onestamente no, sono sempre uno motivato da me stesso e non mi interessa cosa pensano gli altri. Se qualcuno pensava che fossi finito magari aveva ragione visto che, a 34 anni, l’anno scorso ho riavuto il morbo di Chron. Non sono arrabbiato, sono tornato a Capo d’Orlando ma già a marzo e aprile scorsi stavo bene ed ero pronto per giocare di nuovo ad alti livelli. Nikola (Ivanovic, ndr) è un play che serve, è un ragazzo d’oro, ha meno talento di Bruno, quindi dobbiamo vincere con cuore, intensità, fisicità e Ivanovic porta questo”.
La parola passa poi a Gennaro Di Carlo, il quale ripensa volentieri agli incroci con Venezia. L’anno scorso arrivò la vittoria che ha praticamente sancito la salvezza, quest’anno si gioca con ben altre motivazioni e con una classifica decisamente migliore per entrambe: “Arriviamo in condizioni diverse rispetto alla gara dell’anno scorso. Venezia rappresenta l’avvio di un nuovo corso dove partiamo da un livello alto di classifica che vogliamo mantenere e ripartire vincendo. Sarebbe molto importante camminare in classifica e verso questo nuovo orizzonte da raggiungere, i playoff. Per poter navigare dobbiamo vincere, arriviamo con molte più certezze e davanti abbiamo una squadra tosta, di talento, che ha giocato nove gare in casa e sette fuori e, di queste, ne ha vinte cinque. Venezia va rispettata ma se vogliamo ambire a certi traguardi abbiamo un solo verbo, quello di vincere e tenere aperta la striscia casalinga vincente. Archie se non ci sono particolari problemi sarà della partita anche se non so in che condizioni arriverà. Non so quanto potrà giocare ma darà un buon contributo, se è della contesa ha un livello accettabile”.
Secondo il coach dell’Orlandina Basket, la chiave per riuscire a vincere l’ottava gara casalinga consecutiva sarà la seguente. “Sarà importante capire quanto riusciremo a fare noi e quanto saremo costretti ad adeguarci a loro, quando mantenere la nostra identità alla pallacanestro che ci ha portato ai risultati e quando invece dovremo essere più attenti con qualche accorgimento difensivo in più per arginare il loro arsenale offensivo. Da questo punto di vista mi aspetto una gara importante per la nostra squadra, vincere ci farebbe fare un passo avanti anche per la mentalità. Vedo un gruppo ancora più motivato”.
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28 Gennaio 2017, 13:02