Orlandina, è caccia al pivot | Sfuma Kadji, due nomi in lizza

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16 Luglio 2016, 12:05

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CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – La settimana si chiude con un’altra novità, che questa volta riguarda lo staff tecnico che affiancherà Gennaro Di Carlo. È infatti Flavio Fioretti il nuovo assistente del coach dell’Orlandina Basket. Si tratta di un innesto di qualità e anche di una certa esperienza per lo staff del sodalizio di via Beppe Alfano, che si aggiunge i suoi due nuovi “colleghi”, ovvero David Sussi e Jorge Silva Suarez. Dopo una prima esperienza nel settore giovanile di Cantù, che lo porta nel giro di tre anni a diventare anche assistente di Franco Ciani in prima squadra, Fioretti resterà nello staff della formazione brianzola, durante le gestioni di Sacripanti, Dal Monte e Trinchieri, partecipando anche ad un paio di camp organizzati negli Stati Uniti, per poi trasferirsi nell’estate del 2012 alla corte di Max Menetti, head coach della Pallacanestro Reggiana. Una promozione in serie A, la vittoria della EuroChallenge e la finale scudetto persa contro Sassari nella passata stagione nel palmares reggiano di Fioretti, che ora approda a Capo d’Orlando per provare una nuova esperienza al Sud.

Così, dopo aver sistemato in maniera definitiva lo staff a disposizione di coach Di Carlo, ora bisognerà completare il roster che il tecnico campano dovrà gestire all’inizio della prossima stagione, a cominciare dalla ripresa degli allenamenti. Ingaggiato Drake Diener per lo spot di guardia, il direttore sportivo Giuseppe Sindoni lavora per l’ingaggio di un nuovo pivot, che andrebbe così a completare il quintetto base. La pazza idea del dirigente del club paladino rispondeva al nome di Kenneth Kadji, il quale rispondeva perfettamente all’identikit del giocatore che il ds sta cercando, ovvero un uomo dalle doti atletiche di un certo rilievo, e capace di giocare sia da pivot che da ala grande. Tuttavia, l’ex giocatore di Sassari e Brindisi, pur ringraziando l’Orlandina per l’interessamento, ha declinato l’invito ad aggregarsi al roster biancoblu, accettando la corte economicamente più invitante ricevuta in Turchia. Tuttavia, le alternative a Kadji non mancano alla Betaland, tanto che sarebbero addirittura due.

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I nomi rimasti in cima al taccuino di Sindoni sono quelli di Kenny Lawson jr e Jared Berggren. Il primo è nato nel 1988 e ha già vissuto un anno fa un’esperienza nel campionato italiano, seppur in A2 tra le fila di Recanati, fissando una doppia doppia da oltre 20 punti e quasi 11 rimbalzi di media in 35 minuti di impiego, in cui ha dimostrato anche di saper tirare discretamente con i piedi dietro l’arco (36,4% la media stagionale). Nel suo curriculum ci sono anche esperienze in Israele, Cina, Corea, Spagna e, ovviamente, nella D-League americana tra le fila degli Iowa Energy, la formazione “satellite” dei Memphis Grizzlies, il tutto dopo aver svolto il proprio percorso di formazione studentesca e cestistica alla Creighton University. Anche Jared Berggren è una conoscenza del nostro campionato, visto che la passata stagione l’ha iniziata tra le fila di Cantù, per poi trasferirsi alla Dolomiti Energia Trento: 6,8 punti e 5,2 rimbalzi in 25 minuti di impiego in media nelle 14 partite disputate con la compagine brianzola, mentre nella sua breve apparizione alla corte di coach Buscaglia ha fatto segnare 3,6 punti e 2,7 rimbalzi in 11 minuti di impiego.

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16 Luglio 2016, 12:05

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