Orlandina in crollo verticale |A Cantù ennesima ripassata

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17 Gennaio 2016, 21:48

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CANTÙ (COMO) – Segnate otto. Come le sconfitte consecutive dell’Orlandina i campionato. Come i punti in classifica che relegano la squadra di coach Di Carlo all’ultimo posto. Il girone di ritorno si apre alla stessa maniera in cui i biancazzurri hanno chiuso quello d’andata, ovvero con una sconfitta che complica ulteriormente la corsa alla salvezza. Cantù, rivitalizzata dagli innesti di Fesenko (12 punti in 26 minuti) e Ukic (5 punti e 6 assist), non sfigura al Pianella, infliggendo un eloquente 84-56 ai malcapitati orlandini. Esordio agrodolce per Keaton Nankivil, che chiude il proprio match con 9 punti in 25 minuti di gioco. Ancora fuori Nicevic, costretto ai box da un infortunio muscolare, così come Jasaitis, per il quale c’era ottimismo alla vigilia dopo averlo tenuto a riposo contro Pistoia. Le sconfitte di Torino e Bologna mantengono la quota salvezza a soli due punti di distanza, ma l’impressione data da questa Orlandina è sconfortante. Non tanto per l’ennesima sconfitta, quanto per la larghezza del punteggio, con un attacco mostratosi ancora una volta incapaci di arrivare anche solo a sessanta punti. Veramente troppo poco per sperare in un repentino cambio di rotta.

Stojanovic dalla lunetta risponde al primo canestro del match di Tessitori, dando all’Orlandina il primo e unico pareggio della serata. Da lì in poi è fuga: parziale 8-0 con due triple di Heslip, ancora l’americano dall’arco per il +11 dopo il canestro da sotto di Bowers, che riesce a tenere si suoi a cinque lunghezze di distanza dando seguito ai due liberi di Perl con un piazzato dalla media. Cantù colpisce ancora dall’arco con Hodge, che apre un personalissimo parziale 7-0 e allarga ulteriormente la forbice tra le due squadre. Nankivil mette a referto dalla linea della carità i suoi primi punti italiani, ma alla prima sirena Capo d’Orlando è sotto di dieci. Laquintana da sotto e Basile da tre riducono il divario a due soli possessi ad inizio secondo quarto, salvo vedersi punire ancora da Hodge dall’arco. Stavolta l’Orlandina lotta e cerca di restare sotto la doppia cifra di svantaggio, resistendo però fino a due minuti dalla sirena. Hodge e Abass centrano il jolly dall’arco per il +16, ancora il talentino azzurro da sotto risponde all’1/3 di Ilievski in lunetta per il +17 e all’intervallo lungo Cantù vola sul 42-25.

Venticinque punti in due quarti danno il sapore della lenta agonia per l’Orlandina, che torna sul parquet quasi del tutto svuotata. Due lampi di Oriakhi per il -13, poi il vuoto. Cantù confeziona un parziale 11-0 e supera ampiamente le venti lunghezze di vantaggio, Nankivil da sotto interrompe il digiuno degli ospiti che però si perdono Abass dalla linea dei tre punti per il 59-34. I padroni di casa vanno a segno solo con Fesenko in lunetta da qui alla terza sirena (3/4 per il lungo), mentre Perl e Bowers cercano di reagire attaccando il ferro. Il tabellone però recita +24 Cantù, con dieci minuti da giocare, e al Pianella non ci sono sentori di miracoli, men che meno senza Jasaitis in campo. Wojciechovski in lunetta fa +25, Bowers risponde da sotto e Heslip prosegue la sua ottima serata dall’arco (4/6 per lui dalla lunga distanza) con la tripla del +26. Anche Wojciechovski si iscrive al three point shooting contest e con i liberi di Abass si scavalcano le trenta lunghezze di distanza. Cinque minuti di gioco e la partita è di fatto conclusa. Il commento del garbage time riservato a Zugno e Cesana è superfluo. Cantù chiude la contesa 84-56, l’Orlandina resta un’incognita che probabilmente neanche Darius Washington sarà in grado di risolvere.

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ACQUA VITASNELLA CANTU’-BETALAND CAPO D’ORLANDO 84-56 (22-12, 42-25, 62-38)

CANTU’ – Abass 13, Heslip 16, Johnson 8, Tessitori 6, Hodge 18, Ukic 5, Zugno, Wojciechovski 6, Cesana, Fesenko 12. Allenatore: Bazarevich.

ORLANDINA – Stojanovic 10, Ilievski 1, Perl 4, Bowers 8, Oriakhi 11, Galipò ne, Ihring ne, Basile 3, Laquintana 10, Munastra ne, Albo ne, Nankivil 9. Allenatore: Di Carlo.

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17 Gennaio 2016, 21:48

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