29 Aprile 2017, 12:39
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CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Dalle parti di Capo d’Orlando si avverte una certa tensione. Sarà che la Betaland sta per giocarsi un altro di quegli appuntamenti con la storia alla quale è tanto affezionata, visto il modo con cui ha scalato con rapidità e con qualità le gerarchie della pallacanestro nazionale, fino a diventare una splendida realtà tra le prime della classe. Sarà che di mezzo ci sarà ancora Meo Sacchetti, l’uomo che fece la storia con la prima qualificazione alla Final Eight di coppa Italia e ai playoff scudetto, alla guida di quella che nove anni fa era la Pierrel di Pozzecco, Diener, Tamar Slay e del compianto Rolando Howell. Ora il coach di Altamura guida la Enel Brindisi, squadra che all’andata – perdendo al PalaFantozzi – consentì all’Orlandina di staccare il pass per Rimini. Ed è anche la squadra che al momento contende più da vicino l’ottavo posto ai paladini. Uno scontro diretto, quello del PalaPentassuglia, che se vinto dalla Betaland vorrebbe dire qualificazione ai playoff con un turno di anticipo.
Gennaro Di Carlo sa bene l’importanza di questa partita, pertanto cerca di rendere chiaro all’ambiente quanta sia la voglia da parte della Betaland di tornare dalla Puglia con due punti, forse i più pesanti di tutto il campionato: “Oggi siamo in piena lotta per raggiungere i playoff – esordisce il coach in conferenza stampa – , dobbiamo guardare a questo traguardo in questo momento con grande determinazione e grande realismo e dobbiamo farlo con grande positività. Sicuramente a Brindisi sarà una partita tostissima, ma sarà una grande possibilità di testare la nostra consistenza e la nostra capacità di saper giocare sotto pressione in modo migliore di come abbiamo fatto nelle ultime uscite. Credo che, come nelle ultime partite, il treno della vittoria passerà per noi e dovremo essere bravi a salirci sopra quando siamo lì vicino. Possiamo prendere due punti importantissimi che potranno fare la differenza. Faremo in modo da dar loro filo da torcere. Sarà importante leggere la gara e farsi trovare pronti perché avremo l’opportunità di portarci a casa i due punti. La capacità di essere pronti e concentrati per poterla pizzicare farà la differenza”.
Un Di Carlo che sa perfettamente quanta pressione ci sia anche dall’altra parte della barricata, con una Enel costretta a vincere per continuare a cullare il sogno playoff e giocarsi tutto all’ultima giornata: “Non è sicuramente la prima volta che affrontiamo squadre che fanno dell’atletismo una delle loro armi principali. Brindisi ha atletismo e tanto talento. Vorrei che domenica Brindisi si preoccupasse di noi, delle difficoltà che noi potremo creare a loro. È una sfida molto stimolante per me, poter sovvertire un pronostico così importante in questo momento specifico della stagione, mi dà adrenalina pazzesca. Vorrei trasferire ai ragazzi questo tipo di sensazione per poter affrontare questa partita con la voglia giusta. Bisogna usare la pressione nel modo giusto. Anche Brindisi sentirà un po’ la pressione, elementi che mi lasciano pensare che sarà una partita equilibrata. Noi oggi non siamo appagati per nulla”.
Una Betaland che si sta giocando questa splendida possibilità grazie ad un grande campionato, quello che ha visto una flessione con le ultime cinque sconfitte consecutive, ma che comunque resta di grandissima qualità, come ribadisce il coach campano: “È corretto evidenziare quanto di buono fatto fino ad ora, sono state 14 vittorie meritate e ottenute con sacrifici, è un bel tesoretto. L’opportunità di giocarci i playoff è una tappa intermedia della nostra crescita. Se la inquadriamo così la nostra stagione ha un senso e ha ancora tanto da dire, e con un briciolo di presunzione dico che potremo essere la mina vagante di questa stagione. Siamo una realtà meridionale e, visto anche le dichiarazioni che ho letto oggi, sembra che ogni tanto a qualcuno dia fastidio che al meridione si possano fare cose buone. Se l’Orlandina conquistasse i playoff sconfesserebbe tante regole. In questo finale di campionato dobbiamo tornare a combattere con tutta la nostra cattiveria sportiva per continuare a sognare in grande”.
Al fianco di coach Di Carlo, in conferenza stampa, l’ultimo volto nuovo in casa Betaland. Il polacco Pavel Kikowski ha provato a dare un contributo già contro Avellino, e non esclude una sua permanenza anche dopo la fine di questa sua prima stagione italiana: “Mi sento bene qui, questa squadra è una famiglia. Capo d’Orlando è un bel posto per giocare a basket e vivere, ha qualcosa di speciale. Tutte le persone, all’interno della società ma anche all’esterno, mi hanno permesso di ambientarmi bene, sono contento di essere qui. Prima di Avellino il coach ha fatto un ottimo lavoro con me per darmi la possibilità di essere a mio agio in campo con la squadra nonostante non avessi avuto molto tempo. Adesso avendo avuto possibilità di allenarmi con la squadra più volte, ogni giorno è sempre migliore di quello passato per me. Sono stato accolto in modo grandioso da tutti i ragazzi, anche per questo sono riuscito a fare una buona partita domenica. Spero di fare bene anche nelle ultime due partite. Adam Wojcik è una grande persona, è un grandissimo giocatore, è un “professore”, ho dei bei ricordi di lui come compagno di nazionale. È molto bello parlare con lui, ho parlato con lui quando eravamo in nazionale, ci siamo sentiti un attimo prima il giorno prima che io venissi qui, ma abbiamo parlato poco perché non ho avuto molto tempo, ho deciso il giorno prima e il giorno dopo ero già qui. Dobbiamo finire questa stagione e fare i playoff, poi potremo parlare della prossima stagione e considerare le eventuali offerte”.
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