18 Maggio 2017, 11:34
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CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Non si molla di un centimetro, non si arretra di un passo, anzi si escono gli artigli per provare a scrivere ancora una volta la storia. E qualora questo appuntamento con la storia non dovesse arrivare, andando dunque a chiuderla in maniera definitiva – questa fantastica storia – resterà comunque l’orgoglio e la consapevolezza di aver fatto comunque qualcosa di grande. In ogni caso, la Betaland Capo d’Orlando si prepara a vivere un’intensa e decisiva gara4 nella serie dei quarti di finale dei playoff contro la EA7 Emporio Armani Milano. La formazione meneghina, con la forza d’urto che contraddistingue il proprio roster e affidandosi principalmente proprio alle proprie stelle più che a un gioco corale, ha ribaltato la serie con la vittoria di due giorni fa al PalaFantozzi e si è dunque messa alle spalle la clamorosa gara inaugurale della serie, che aveva visto l’affermazione di venerdì scorso degli uomini guidati da Gennaro Di Carlo. Questa sera si scrive un’altra pagina del romanzo di questa serie, che si è divertita a stravolgere spesso le carte in tavola.
La passione e la voglia di riscatto di un intero popolo oltre che di una squadra, la si è vista non tanto nella amara gara3, in cui la Betaland ce l’ha messa tutta per costruire qualcosa di storico ma ha dovuto arrendersi alle bocche da fuoco dell’Olimpia oltre che a un inevitabile sfaldamento a livello psicologico ancor prima che tecnico, ma si è vista qualche minuto dopo. Sono circa le 23 di martedì sera, il PalaFantozzi si è quasi del tutto svuotato. Già, quasi, perchè sul parquet c’è un ragazzo di oltre due metri che ha indossato pantaloncini, maglia e scarpette per fare un piccolo allenamento. Un ragazzo che di nome fa Dominique e di cognome fa Archie. Non deve essere stato bello, per il ragazzone nativo di Augusta in Georgia, assistere dal parterre ad una serata storta per i suoi compagni, che probabilmente avrebbero avuto un grande bisogno del suo dinamismo, della sua pulizia stilistica e del suo atletismo per opporsi in maniera ancor più battagliera ai colossi meneghini. L’ultima parola sulla presenza di “Dom” in gara4 verrà detta questa sera. Già nel riscaldamento che ha preceduto gara3 il numero 21 paladino ci aveva provato a scendere in campo, salvo poi arrendersi.
Un’assenza, quella di Archie, che ha spostato e non poco gli equilibri della serie, visto il fastidio che può dare un giocatore così ad una squadra come la EA7 Emporio Armani Milano, su entrambi i lati del campo. Ma è anche un’assenza sul quale non ha voluto soffermarsi più di tanto Gennaro Di Carlo, il quale ha anzi osannato i suoi giocatori per lo sforzo fatto finora: “Parlare di Dominique vuol dire sminuire ciò che hanno fatto i ragazzi in campo. Non vorrei parlare di lui, ma non perchè voglio sminuire il suo valore, ma solo perchè non è corretto nei confronti di chi è andato in campo. Noi siamo tenuti ad andare in campo senza pensare alle assenze contro una squadra così forte. Più che chiedere di mettere pressione non posso fare, oggi abbiamo provato ancora la zona ma Milano ha buonissimi giocatori. Non ci arrendiamo, ci troviamo di fronte a una montagna che è tosta da scalare, ma per carattere e per tigna non ci arrenderemo mai. Vogliamo mettere in difficoltà Milano così come abbiamo fatto nei primi due quarti in gara4, ora dobbiamo inventarci qualcosa di diverso perchè sono stati bravi a prenderci le misure”.
A prescindere da quella che sarà la composizione del roster per la gara di questa sera, Di Carlo vuole che i suoi giocatori mettano ormai alle spalle la delusione per la sconfitta casalinga e facciano confluire tutte le energie, siano essere fisiche o mentali, solo ed esclusivamente sulla gara che potrebbe riportare la serie al Mediolanum Forum, e questa volta per chiuderla: “La partita viene immediatamente rimossa, è stata molto tosta e di grande intensità. Abbiamo giocato anche a specchio ad un certo punto, credo che ci sia scappata nel terzo quarto che per noi è stato sanguinoso e lì non siamo riusciti ad opporre resistenza ai loro attacchi. Non abbiamo messo la necessaria pressione sui loro portatori di palla. Milano è forte, contro di lei tutto deve andare alla perfezione e non ci si può permettere cali. Ma al di là di qualche errore, i ragazzi hanno dato tutto quello che potevano dare, nessuno ha lesinato energie quindi vanno incitati e sostenuti. Ora dobbiamo calarci immediamente su quella che deve essere la nostra rivincita in gara4, dopo aver vinto a Milano il nostro obiettivo è diventato prenderci almeno una vittoria qui per garantirci almeno gara5. Ma questo si vedrà dopo, ora le energie sono convogliate nella partita immediata”.
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18 Maggio 2017, 11:34