CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Quello di Antonio Iannuzzi sarà solo il primo dei colpi previsti dalla dirigenza dell’Orlandina Basket, in quella che è una fase intermedia tra la chiusura definitiva di un’altra annata positiva – non fosse altro che alla fine è arrivata la salvezza anticipata – e la preparazione di una nuova stagione, in cui in un certo senso si è chiuso un cerchio. Il lungo nativo di Avellino andrà a fare da ricambio nello spot di numero 5, quello che potrebbe vedere nello starting five per il secondo anno consecutivo Alex Oriakhi. Il pivot di origini nigeriane non ha ancora sciolto le riserve sul suo futuro, dopo l’ottimo finale di stagione con la canotta dei Bucaneros in Venezuela, e restano ancora tante le chances di vederlo in biancoblu anche nel campionato 2016/2017 sotto la guida di coach Di Carlo. In ogni caso, il ds paladino Sindoni sembra aver già pronta l’alternativa, che così come Iannuzzi proviene dalla A2: si tratta di Tyler Lee Cain, che nella scorsa stagione ha giocato con Forlì.
Nel frattempo, il mercato dei “piccoli” resta nel vivo più che mai per l’Orlandina. Nelle scorse ore si era fatta largo l’ipotesi di un’altra conferma di spessore, quella di Vlado Ilievski, ma l’impressione è che la dirigenza del club paladino voglia attingere a piene mani dal campionato “cadetto” anche per questo reparto del roster. A cominciare da Juan Fernandez, il playmaker che ha scritto pagine importanti nella storica annata per la Centrale del Latte Brescia, capace di conquistare la promozione in serie A dopo una bellissima finale playoff contro la Fortitudo Bologna. Classe 1990, Fernandez ha deciso di lasciare la Leonessa per tentare un’altra strada, e l’approdo in quella Capo d’Orlando che lo corteggiò già tre anni fa, quando Sindoni cercava un ricambio per Mays in cabina di regia, appare sempre più concreto.
Infine, esulando da quello che è diventato un feeling sempre più forte tra l’Orlandina e i giocatori provenienti dalla A2, il sodalizio di via Beppe Alfano sta lavorando per mettere sotto contratto per la prossima stagione l’accoppiata composta da Drake Diener e Simas Jasaitis. Se nel caso dell’ala lituana i dubbi sono legati soprattutto alle condizioni fisiche, con l’infortunio patito a fine stagione che ancora non lo ha visto recuperare al 100% e che quindi per il momento lo allontana dalla firma di un altro contratto con la compagine di patron Enzo Sindoni, nel caso di ManDrake la speranza resta ancora accesa. La concorrenza per il giocatore di Font du Lac è forte, visto che anche la Vanoli Cremona e la Enel Brindisi sono in piena corsa, in particolare i pugliesi che contano sul “peso” di Romeo Sacchetti, coach al quale Drake è molto legato. In ogni caso Diener starebbe valutando seriamente l’ipotesi di tornare a indossare la canotta biancoblu, e l’ottimo rapporto intessuto con la piazza orlandina potrebbe avere la meglio.
