26 Settembre 2015, 16:01
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PALERMO – Il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando è rientrato questa mattina da New York, dove ha partecipato, presso il Quartier Generale delle Nazioni Unite, all’incontro dell’Agenzia UN Habitat, quale co-presidente del Programma “Città sicure”, al cui vertice è stato eletto nei giorni scorsi. Il Programma Safer Cities delle Nazioni Unite è stato lanciato nel 1996 su richiesta dei sindaci di alcuni grandi centri urbani impegnati a contrastare la criminalità urbana e la violenza nelle loro città. Ad oggi UN-Habitat ha sostenuto iniziative in 77 città in 24 paesi nel mondo. Il programma affronta il tema della sicurezza in chiave olistica, collegando i temi della pianificazione urbana, della vivibilità, dei servizi per i cittadini, del cambiamento climatico, della mobilità sostenibile.
Al “Palazzo di Vetro” delle Nazioni Unite, Orlando ha prima incontrato il Rappresentante ed il Vice-Rappresentante dell’Italia presso l’ONU, ambasciatori Sebastiano Cardi e Inigo Lambertini ed ha poi presieduto l’incontro dei sindaci di diverse grandi città dei cinque continenti nel corso del quale si sono affrontati i temi della sicurezza urbana legata ai cambiamenti climatici, ai flussi migratori interni ed internazionali, alla criminalità, alla crisi economica. L’incontro di New York si inserisce nel lavoro collaterale al vertice mondiale che nel corso di questo fine settimana approverà gli “Obiettivi per lo sviluppo sostenibile” verso il 2030.
“La creazione di un Programma come ‘Città sicure’ – ha detto Orlando – è un esempio del fatto che la comunità internazionale ha compreso la necessità e la possibilità concreta di fare delle città il fulcro dello sviluppo sostenibile e di come la sicurezza debba essere intesa sotto tanti profili interconnessi tra loro. Occorre ripartire dalle relazioni fra le città e fra i cittadini sui temi della mobilità umana, della pace, della sicurezza e del cambiamento climatico per mandare un segnale agli Stati nazionali”.
Orlando ha poi partecipato, con i sindaci di altre città ad una lectio magistralis presso la New School University, nel corso della quale è stata presentata la “Carta di Palermo”, il documento sottoscritto alcune settimane fa da giuristi, attivisti dei diritti umani, amministratori pubblici ed organizzazioni non governative per la revisione della legislazione sul permesso di soggiorno e la revisione delle politiche legate ai fenomeni migratori.
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26 Settembre 2015, 16:01