17 Ottobre 2013, 18:25
5 min di lettura
PALERMO – Un bilancio “approvato con rapidità, che prosegue il percorso tracciato nel 2012 e che è frutto non di inciuci e partite di interesse ma di un impianto valido e virtuoso basato su progettualità e investimenti”. E soprattutto “il Comune di Palermo non costerà un euro in più ai suoi cittadini e non ci sarà alcun aumento di tasse”. È questo, in estrema sintesi, il bilancio di previsione 2013 del Comune di Palermo, approvato ieri sera dal Consiglio comunale, così come lo hanno descritto in conferenza stampa, a Palazzo Galletti, il sindaco Leoluca Orlando, l’assessore al Bilancio Luciano Abbonato e il presidente del Consiglio comunale, Totò Orlando.
“Siamo in anticipo rispetto alla data del 30 novembre prevista per legge – ha affermato Orlando –. Siamo tra le poche città d’Italia ad averlo fatto e i primi in assoluto in Sicilia. Si completa così il percorso virtuoso avviato con il bilancio consuntivo 2012, anche quello approvato a tempo record. C’è stata una netta inversione di tendenza dal 2011 a oggi con la spesa per gli investimenti passata da 35 a oltre 400 euro pro capite. Senza dimenticare che l’anno scorso ci siamo messi alle spalle il rischio di default”. “È chiaro che stiamo agendo in libertà vigilata – ha aggiunto il primo cittadino – perché la Corte dei Conti ha posto dei paletti chiari che non intendiamo aggirare perchè non vogliamo certo scaricare furbizie su chi verrà dopo di noi”.
Il presidente del consiglio comunale Salvatore Orlando si è soffermato sul dato politico emerso dalla tre giorni di dibattito a Sala delle Lapidi: “C’è sicuramente una soddisfazione moderata per un bilancio di previsione chiuso a ottobre, ma è un fatto che dipende da una legge. Ci siamo messi alle spalle sessioni consiliari dove i progettini e le sagre la facevano da padroni. Questo consiglio sta mettendo in campo meccanismi di progettualità virtuosa e si è lasciato alle spalle vecchie logiche e vecchie pratiche”.
Poi il presidente Orlando ha attaccato a testa bassa i “colleghi di centrosinistra”, che ieri hanno espresso voto contrario alla delibera consiliare: “È chiaro che da loro ci saremmo aspettati maggiore collaborazione, ma finora non l’abbiamo registrata neanche su temi come le Unioni Civili o il piano triennale delle opere pubbliche. Ma per essere chiari – ha aggiunto – non ci sono stati inciuci e giochi nelle segrete stanze, tutto si è svolto alla luce del sole, non ci sono interessi particolari verso categorie specifiche, associazioni e cooperative. Invito i componenti del centrosinistra a smetterla con le accuse di inciuci col centrodestra e a lavorare con le altre minoranze”.
Anche l’assessore Abbonato è partito dai rapporti con i partiti dell’opposizione, per poi concentrarsi sui dati tecnici del provvedimento: “L’atto approvato a grande maggioranza non ha ottenuto un consenso sulla base di uno scambio ma sulla base di un impianto valido. Durante la tre giorni della discussione ci sono stati sempre interventi pacati e costruttivi tesi a garantire il migliore percorso possibile. Esprimo apprezzamento per le modalità con le quali sono stati condotti i lavori in aula”. Passando al bilancio di previsione l’assessore ha descritto come “una cosa triste dover essere soddisfatti di un bilancio di previsione approvato ad ottobre. Questo dà la misura del livello di degrado cui è arrivata la visione della finanza locale. Voglio sottolineare che il bilancio è pluriennale, sul 2013/2015, e in esso trovano copertura spese per l’igiene ambientale e più in generale per le partecipate. Con la Tares è coperto il contratto di servizio con la Rap per l’intero triennio, a 122 milioni l’anno. E sono stati stanziati 20 milioni per la Gesip per il 2014 e altri 20 per il 2015. Ma soprattutto non c’è alcun aumento di tasse nella delibera approvata ieri, anzi c’è una leggera riduzione”.
LA NOTA DEL COMUNE
“La continua crescita degli investimenti, nel 2013 euro 252,6 mln (+22,5% rispetto al 2012 e +564% rispetto al 2011), la riduzione della spesa corrente, oggi 787 mln (-3,5% rispetto al 2012), la costante discesa dell’indebitamento (-14% rispetto al 2011 e -6% rispetto al 2012), sono i dati caratterizzanti un bilancio che conferma il trend di fuoriuscita dall’emergenza e sempre più si caratterizza per la dimensione progettuale. La crescita degli investimenti è frutto delle nuove risorse ottenute dall’amministrazione per il completamento di progetti strategici come il Tram e il sistema fognario, ma anche della rinnovata capacità del bilancio corrente di finanziare le spese in conto capitale. L’autofinanziamento, cioè le risorse correnti finalizzate agli investimenti, ammonta a 25 mln di euro. L’amministrazione comunale sta progressivamente spostando risorse dalla parte improduttiva del bilancio alla parte produttiva, senza toccare ulteriormente le tasche dei cittadini, come dimostra il fatto che le entrate tributarie e tariffarie addirittura si riducono dello 0,1% (passando da 400 mln del 2012 a 399,5 mln del 2013). Sul lato della spesa corrente, oltre alla costante riduzione delle spese per il personale (-3,7% rispetto al 2011 e -0,5% rispetto al 2012) che passa da 268,8 mln del 2012 a 267,6 mln del 2012, si riducono le spese di funzionamento (-5,1%), che passano da 43,7 mln. del 2012 a 41,5 mln. nel 2013, quelle per interessi passivi su mutui ed obbligazioni, da 12,6 mln. del 2012 a 11,6 mln. nel 2013. Quanto alle funzioni, cresce la spesa per la cultura, che passa da un impegnato di 8,4 mln del 2012 ad una previsione di spesa 2013 di 11,7 mln, quella sociale che passa da 62,1 a 80 mln e quella per la pubblica istruzione, che passa da 37,1 a 44,1 mln. Crescono anche le spese per la pubblica sicurezza, da 50,9 a 54,3 e per la viabilità da 121,3 a 124,8 mln e per l’ambiente che passa da 174,1 a 199,4. La spesa corrente per servizi resi dalle partecipate rimane sostanzialmente costante, circa 250 mln. Sul piano finanziario, oltre alla riduzione dell’indebitamento, si conferma il mancato ricorso alle anticipazioni di tesoreria, segno di un ritrovato equilibrio tra entrate e uscite di cassa. L’avanzo di amministrazione libero del 2012, 30,7 mln, rimane intatto e prudenzialmente non viene utilizzato al fine di poter accrescere la solidità patrimoniale dell’Ente”.
Pubblicato il
17 Ottobre 2013, 18:25