Palermo

“Orlando deve dimettersi” | Mozione di sfiducia in consiglio

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16 Luglio 2020, 15:47

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PALERMO – “Non ci sono alternative, il sindaco Orlando deve dimettersi”. Così i consiglieri comunali delle opposizioni annunciano una mozione di sfiducia nei confronti del primo cittadino di Palermo, Leoluca Orlando, dopo l’alluvione che ha causato ingenti danni e disagi in ogni zona della città. “La tragedia sfiorata ieri non è altro che l’ennesima riprova di come questa città sia in stato di totale abbandono”, scrivono i consiglieri di Lega, Forza Italia, Movimento 5 Stelle, Fratelli D’Italia, Oso, Coraggiosi, +Europa, Udc e Diventerà Bellissima.

Nella nota si fa riferimento anche ad altre “problematiche che stanno soffocando e uccidendo questa città. Solo per citarne alcune, ricordiamo la vergogna del cimitero dei Rotoli, le problematiche e i ritardi al Suap, mercati e mercatini, il debito e la funzionalità della Rap, la totale mancanza di una programmazione vera sulla viabilità. Per non parlare del fatto che il sindaco si trova all’ultimo posto per gradimento fra i sindaci italiani”.

“E infine il nubifragio di ieri – tornano a ribadire le opposizioni – che ha messo in ginocchio una città e in pericolo di vita decine di palermitani. Non è possibile attendere altri due anni, i cittadini non possono aspettare. È per questa ragione che oggi abbiamo deciso di depositare una mozione di sfiducia nei confronti del primo cittadino di Palermo, che ha dimostrato di non essere in grado di gestire questa città”.

Igor Gelarda, capogruppo della Lega in consiglio comunale, sposa le parole della nota congiunta e aggiunge: “Non possiamo tollerare un solo giorno in più questa amministrazione Orlando. Un sindaco che si è ridotto a essere l’ambasciatore dei palermitani nel mondo, e che parla di una accoglienza che non esiste neanche per i propri cittadini, non è degno di amministrare questa città. Bene fa Salvini quando dice che i palermitani non meritano questo“, conclude Gelarda ricollegandosi al botta e risposta delle ultime ore fra il leader del Carroccio e il sindaco del capoluogo siciliano, che lo ha accusato di sciacallaggio.

Gelarda spiega che la mozione verrà integrata con un ordine del giorno a quella presentata il 2 marzo scorso dopo l’operazione “Giano Bifronte”, inchiesta che aveva generato un terremoto nell’amministrazione comunale con gli arresti per corruzione di dirigenti e politici.

Fra i firmatari della mozione anche Fabrizio Ferrandelli, capogruppo di +Europa, direttamente coinvolto nei fatti di ieri in viale Regione Siciliana (qui il suo racconto di quei momenti): “È il tempo delle responsabilità – reclama – e soprattutto di quelle politiche. Sarebbe un gesto di grande dignità politica che il sindaco si presentasse già dimissionario in consiglio comunale. Ora la cosa che noi dobbiamo fare è mettere anche i suoi consiglieri di maggioranza davanti agli occhi della città, per capire finalmente chi vuole continuare con questo modo di governare Palermo e chi invece veramente vuole cambiare pagina. Soprattutto dopo il recente fatto drammatico di cui sono non soltanto testimone oculare, ma anche superstite”.

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16 Luglio 2020, 15:47

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