27 Giugno 2019, 16:32
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“Questa è una conferenza stampa che non avrei mai voluto fare. Sapete che ho seguito la vicenda del Palermo Calcio restando in contatto con gli organi nazionali di governo del calcio”. Così il sindaco Leoluca Orlando ha aperto l’incontro con i giornalisti sul tema del futuro della società rosanera.
“Mi sono rifiutato – ha aggiunto – di incontrare personaggi incappucciati. Il calcio non può essere luogo di avventurieri. Ho appreso dalla stampa quanto è avvenuto. Ho appreso dalla stampa che l’attuale proprietà non ha presentato la fideiussione. Aspetto di conoscere la posizione del presidente Albanese e apetto di conoscere la decisione degli organi del calcio che arriverà giorno 4 luglio. Dalle notizie che ho avuto non sembra che la società abbiamo adempiuto ai suoi doveri”.
E il futuro è ancora incerto. “Ho il dovere di augurarmi – ha proseguito Orlando – che la situazione possa risolversi. A nome della città mi schiererò a tutela delle aspettative della gente. Se ci saranno azioni di responsabilità ci schiereremo come parte civile. Abbiamo consentito senza se e senza ma l’assegnazione dello stadio della Favorita. Sapete – ha continuato – che lo stadio è stato usato fin ora in via di fatto essendo in consiglio comunale il contratto di affidamento. Il contratto non è stato approvato per evitare che la concessione fosse coinvolta dalla procedura fallimentare. Se dovesse verificarsi la cancellazione della squadra scatta la normativa prevista in questa materia e scatta la possibilità di consentire alla città di Palermo di esprimere una squadra in serie D”.
“Il mio dovere – ha poi detto Orlando – è salvare il salvabile. Se sarà formalizzata la cancellazione dalla serie B, farò pervenire un’istanza con cui chiederò al presidente della Lega di selezionare la società per gestire la squadra in serie D. È già accaduto lo scorso anno con il Bari. Non sappiamo quale procedura fallimentare sarà scelta. Noi sceglieremo una società attraverso una selezione pubblica che chieda un piano triennale di risalita nelle serie C e B. Vorremo garanzie sia economiche che in termini di onorabilità del soggetto che deve guidare il Palermo. Il balletto di possibili proprietari – ha concluso – è stato davvero spiacevole e adesso va evitato”.
Il sindaco di Palermo ha poi risposto ai giornalisti anche su alcune chiamate ricevute dagli imprenditori che vorrebbero acquistare il Palermo. “Non ho risposto a nessuno dei messaggi che mi sono arrivati. Provvederò – ha ribadito Orlando – a dare incarico una commissione che possa selezionare quando ci saranno le condizioni formali. Fino alla finendo aspetteremo. Ho sentito Dario Mirri ed anche Massimo Ferrero a tutti e due ho detto che faremo le procedure assolutamente trasparenti. Voglio provare a volare basso per evitare che ci si ritrovi di fronte a casi come quelli già registrati”.
Sul futuro dei lavoratori il sindaco ha affermato: “Quando faremo il bando metteremo dentro sia le garanzia occupazionale delle professionalità e dei lavori che hanno lavorato nello stadio ma metteremo dentro anche le la manutenzione dell’impianto. Proverò inoltre a capire se è possibile prevedere una quota di azionariato popolare con funzione di controllo e verifica in modo che la tifoseria non debba apprendere dalla stampa quanto succede”.
Proprio ai rappresentanti dei tifosi Orlando ha detto: “Siamo tutti vittime di una condizione surreale. La grande attrattività di questa città è diventata anche attrattività per gli avventurieri. Devo dire grazie alla tifoseria per come ha affrontato la cosa. Forse la tifoseria era stanca di questo tipo di gestione”. Il futuro dello stadio adesso è in bilico. “Daremo lo stadio alla società di massimo livello riconosciuto dalla Lega Calcio. Chiaramente si proverà a consentire le partite di campionato del Palermo ma non gli allenamenti. Poi dipende dall’offerta che verrà fatta”.
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27 Giugno 2019, 16:32